
È arrivata la penultima di campionato e Runjaic, confermato per il prossimo anno, in piena emergenza, sceglie davanti ad Okoye Kristensen, Kabasele, Solet, Ehizibue, Zarraga a sostituire Payero che si è infortunato e sembra abbia finito la stagione, Karlstrom, Kamara, Lovric, ed Ekkelenkamp, con Davis abbandonato a se stesso perché bravo ha un fastidio al piede ed ovviamente sarebbe un crimine per qualcuno far giocare Sanchez perché sia mai che possa inventare qualcosa. Qualcuno dice che il mister stia facendo di tutto per farsi mandare via ed in questo senso probabilmente è sulla strada buona, sia chiaro è un buon allenatore per quanto riguarda squadre a livello dei bianconeri friulani, a volte sbaglia a volte fa bene, ma da quando ha smesso di osare è diventato uno dei tanti forse anche peggio, trasformando l’Udinese dei sogni in quella degli incubi, quasi come la maglia della Juve dell’ ex Tudor. La Juve deve vincere l’Udinese deve solo cercare di fare meglio delle ultime gare il che non sarebbe difficile se solo si ricordasse come si gioca a calcio. Il 361 anti Juve difende discretamente ma raramente supera la metà campo se non con lanci lunghi puntualmente ricacciati indietro, in tutto il primo tempo si contano due azioni potenzialmente pericolose dell’Udinese con un unico tiro in porta da lontano. Non è certo un pezzo da 90 ma da centrale Kabasele risulta quasi discreto, s’infortuna anche Kamara e si rivede in campo Zemura. La partita è decisamente più ordinata ed attenta di quella giocata contro il Monza, pretendere di comandare la partita sarebbe stata un’utopia, con quello che c’è in campo i bianconeri non possono che cercare di fare qualcosa in avanti ma di più non si può pretendere. Probabilmente se questo tipo di gara l’avessimo vista in un altro periodo saremo tutti meno critici, ma 4 punti in 8 gare effettivamente sono una cosa che può minare qualunque certezza soprattutto dopo la pessima figura della settimana scorsa. I cronisti più che partigiani juventini, più volte fanno notare che sono 15 anni che non si giocano nove partite in contemporanea, non sarebbe meglio giocarle tutte in contemporanea sempre? Nella seconda metà l’Udinese si fa un po’ più intraprendente, ma in uno dei momenti migliori dell’Udinese, una leggerezza di Solet che decide di non spazzare una palla, dimenticandosi che a volte è meglio essere brutti ma concreti, insieme ad un contatto di spalla giudicato regolare dall’arbitro, regala il vantaggio alla Juve. Il mister a un quarto d’ora dalla fine decide che Sanchez può entrare e nonostante la gara Alexis riesce comunque a far vedere cosa vuol dire giocare a calcio, poco importa se la Juve in contropiede va sul 2 a 0 ma quanto ha fatto vedere in pochi minuti il Nino, dimostra che qualunque sia il motivo per cui non ha trovato più spazio è sbagliato perché la classe non va mai lasciata fuori dal campo. L’Udinese si riprende dalla brutta figura rimediata contro il Monza ma salvarsi così presto e concludere così il campionato è un vero peccato.