
Nel primo turno infrasettimanale casalingo della stagione non poteva esserci avversario peggiore della lanciatissima Sebastiani Rieti per misurare la voglia di rivalsa della Gesteco dopo l’amara conclusione della bella prestazione offerta domenica scorsa dai ragazzi di Pillastrini nel fortino del PalaDozza al cospetto della Fortitudo Bologna.I laziali guidati in panchina da Franco Ciani, vecchia conoscenza del basket cividalese, con un roster profondo e ben assortito in ogni reparto si presentavano in via Perusini al completo e forti di due successi assai convincenti con avversari quotati come Rimini e Forlì e perciò il compito della Gesteco richiedeva una condotta di gara senza sbavature ed intensa per tutta la durata del match.Da registrare la centesima presenza in gialloblù del “Sindaco” Lucio Redivo, che nonostante la buona prestazione personale con 20 punti a referto, non è riuscito a festeggiare con un successo la circostanza perché la Gesteco, a cui è stato fatale uno strappo subito nella seconda parte della seconda frazione, ha dovuto incassare la terza sconfitta stagionale al cospetto di un avversario che in via Perusini ha confermato tutte le credenziali di solidità con cui era arrivata in Friuli.Pillastrini si affida in avvio a Redivo, Cesana, Marangon, Francesco Ferrari e Rocak mentre Ciani risponde con Perry, Parravicini Udom, Guariglia e Williams per un avvio shock che vede subito gli ospiti sfruttare la loro maggiore fisicità e portarsi sullo 0-9 con 8 punti di Perry a 7’43”; i gialloblù non si disuniscono, trovano le contromisure difensive e con pazienza ricuciono sul 9-11 a metà tempo con un bel canestro sottomisura di Rocak, prima che Pillastrini richiami quest’ultimo e Cesana in panchina per Rota e Berti. La Sebastiani riprende però a martellare dall’arco con Perry e Udom e si riporta avanti 11-20 a 2’27” dalla prima sirena a cui si perviene infine sul 21-22 dopo una tripla di capitan Rota allo scadere, con Cividale capace di stroncare il nuovo tentativo di allungo dei reatini.Al rientro Ciani cambia quintetto senza USA, proponendo Piccin, Mian, Pascolo, Guariglia e Piunti e Cividale trova con Amici e Alessandro Ferrari il primo vantaggio (26-22) ma Rieti risponde subito a muso duro con due triple degli ex APU Mian e Palumbo per il 26-28, sfruttando anche un extra possesso concesso dai ducali. Alessandro Ferrari dall’arco ridà il vantaggio sul 31-29 ai padroni di casa con una tripla dall’angolo al termine di una bella azione corale in transizione a 5’32”, prima che i gialloblù accusino una flessione nei giochi offensivi e così Rieti ne approfitti ancora per “strappare” sul +9 (31-40) a 3’50” dall’intervallo con Cividale già in bonus falli. In questa fase la Sebastiani prende decisamente il controllo del match e va al riposo avanti di 13 punti (37-50) dopo aver toccato anche 17 lunghezze di margine. Il gioco riprende con il tentativo dei gialloblù di rifarsi sotto e con maggior intensità, i padroni di casa si portano sul 44-52 a 6’50” grazie ad alcuni spunti vincenti di Redivo ma Rieti mantiene saldamente nelle mani la gara e con una tripla di Perry e un sottomano di Williams rimandano Cividale a -13 (44-57) in un amen. Si va all’ultima pausa con un copione che non muta: Rieti resta avanti alla sirena di 13 punti (51-64) controllando la gara, anche perché Cividale vanifica con troppe soluzioni al tiro forzate tutti i recuperi difensivi che potrebbero alimentare una rimonta. Ormai con le spalle al muro i gialloblù provano il tutto per tutto a inizio del quarto tempo e nonostante un fallo antisportivo fischiato ad Amici il tabellone dice 56-66 a 7’52” dopo un canestro in sospensione di Mastellari; Francesco Ferrari riduce lo svantaggio a -6 con quattro punti consecutivi (62-68) a 4’45” e rinforza le speranze di una rimonta nel finale di partita, anche perché Rieti è in bonus e sembra aver perso smalto nelle conclusioni rispetto all’avvio. Una tripla di Udom a 3’50” taglia le gambe ai ducali che ritornano a -9 (64-73) e che alla fine sono costretti ad incassare la prima sconfitta casalinga della stagione per 75-84, nonostante abbiamo tentato fino alla sirena di raddrizzare la gara