Salta al contenuto

NordEstNews.com

Notizie dal NordEst Spettacolo Sport e….

Menu principale
  • Home
  • Attualità
  • Cultura
  • Eventi Musica e Spettacoli
  • Enogastronomia
  • Marilenghe
    • Il Nestri Friùl
  • Rubriche
    • A ruota libera
    • Pensandoci
    • Biel Lant
    • Cortomiraggi
    • coccole
  • Udinese
    • Udinese il giorno dopo
  • Sport
  • Radionordest
  • Scienza e Tecnologia

Un nuovo materiale per un’elettronica più ecologica

redazione 28 Gennaio 2013

Un nuovo materiale per un'elettronica più ecologicaCreato un “ferroelettrico” organico, economico e a basso impatto ambientale

Alcuni materiali dalle proprietà elettriche molto importanti per l’elettronica potrebbero essere sostituiti da un nuovo composto organico la cui sintesi è facile, economica e rispettosa dell’ambiente. La scoperta è stata pubblicata sulle pagine della rivista Science e vede fra gli autori due ricercatori della SISSA.

L’industria elettronica ha un impatto notevole sull’ambiente, ma la ricerca sta escogitando soluzioni per ridurlo. Fra queste, un nuovo composto dal nome impronunciabile, il bromuro di di-isopropilammonio (DIPAB), un nuovo materiale ferroelettrico creato da un gruppo internazionale di ricercatori, fra i quali Massimo Capone e Gianluca Giovannetti dell’Istituto Officina dei Materiali del CNR e della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste (SISSA), la cui ricerca è stata appena pubblicata sulla rivista Science.

“Un ferroelettrico è l’analogo di un magnete nell’ambito dell’elettricità, un sistema in cui i dipoli elettrici tendono ad allinearsi”, spiega Capone. I materiali con queste caratteristiche sono importanti nella produzione di dispositivi elettronici, dai comuni computer alle celle solari. I materiali che si usano normalmente, per esempio l’ossido di bario o di titanio, sono molto aggressivi per l’ambiente e richiedono inoltre macchinari complessi per essere prodotti. “Non è il caso del composto organico che abbiamo elaborato e studiato, che si produce molto facilmente in una soluzione acquosa e ha un basso impatto sull’ambiente”, commenta Giovannetti. E non è solo più ecologico, ma anche più economico.

Migliorando la resa in fase di sintesi il materiale potrebbe diffondersi nel campo dei dispositivi elettronici. Lo studio teorico condotto da Giovannetti e Capone si propone di identificare nuovi materiali con caratteristiche anche migliori e di perfezionare il processo di sintesi. “Il processo attualmente utilizzato presenta ancora dei piccoli errori, cioè mostra una percentuale di molecole sintetizzate diverse da quella voluta”, precisa Capone. “Migliorando in futuro questo aspetto il DIPAB potrebbe entrare nella produzione per esempio di memorie per computer”.

Sull'autore

redazione

Administrator

Visualizza tutti i post

Post navigation

Previous: Cresce la popolazione di Cividale del Friuli
Next: Sottopasso di Basaldella: diminuiti i tempi di percorrenza

Storie correlate

Categorie con emozione
  • Scienza e Tecnologia

Categorie con emozione

redazione 29 Luglio 2015
L’RNA “a molle”
  • Scienza e Tecnologia

L’RNA “a molle”

redazione 17 Luglio 2015
La proteina prionica è protettiva contro l’epilessia
  • Scienza e Tecnologia

La proteina prionica è protettiva contro l’epilessia

redazione 10 Luglio 2015
NORDESTNEWS

ISCRIZIONE AL TRIBUNALE DI UDINE
N°10 DEL 23.05.2011
DIRETTORE RESPONSABILE: TOSOLINI NICOLA

PAGINE

  • Notizie dal NordEst – in Primo Piano
  • Contatti
  • Privacy
Copyright © All rights reserved. | MoreNews di AF themes.
Questo sito utilizza o potrebbe utilizzare cookie, anche di terze parti: cliccando su 'Accetto', proseguendo nella navigazione, effettuando lo scroll della pagina o altro tipo di interazione col sito, acconsenti all'utilizzo dei cookie.