Una colonna composta da 30 volontari, 4
funzionari e 11 mezzi della Protezione civile del Friuli Venezia
Giulia e 2 veicoli con 6 volontari del Molise è partita questa
mattina da Palmanova alla volta di Bijeljina, città di 100mila
abitanti nell’estremo nordest della Bosnia, tra Serbia e Croazia,
a circa 600 km da Trieste, per soccorrere le popolazioni colpite
dalla pesante alluvione che ha devastato dieci giorni fa i
Balcani.
“Voi – ha evidenziato l’assessore regionale alla Protezione
civile, Paolo Panontin, nella riunione operativa prima della
partenza – rappresentate l’Italia in una terra che ha richiesto
il nostro intervento. Con il consueto orgoglio e le elevate
capacità che contraddistinguono la Protezione civile del nostro
Paese – ha aggiunto – sarete in grado di aiutare le migliaia di
persone in difficoltà assieme ai colleghi sloveni, turchi ed
austriaci che presidieranno la zona di Bijeljina insieme a noi”.
Panontin ha sottolineato come sia stato fatto tutto il dovuto al
fine di garantire la sicurezza ai volontari italiani in aree
ancora a rischio, soprattutto per la presenza di zone minate,
eseguendo anche le necessarie profilassi previste in occasione di
eventi a possibile rischio epidemie.
Il contingente di Protezione civile inviato in Bosnia comprende
mezzi dotati di idropompe per aspirazione e pulizia, gruppi
illuminanti e tutto quanto necessario per un pronto ed efficace
intervento. La missione italiana in Bosnia, ha spiegato il
direttore della Protezione civile del Friuli Venezia Giulia,
Guglielmo Berlasso, dovrebbe durare una decina di giorni.