“Dal concerto del 6 luglio al Sacrario di
Redipuglia ci aspettiamo una grande partecipazione di pubblico,
cui far meglio conoscere e comprendere la tragedia di un secolo
fa attraverso le emozioni trasmesse dalla musica in un luogo che
ricorda la morte e la sofferenza. Sono convinto che le note del
Requiem di Verdi e Riccardo Muti siano la scelta ideale per
trasmettere un messaggio di pace e di conciliazione e consentire
di non dimenticare, specie alle giovani generazioni, una guerra
che è percepita come lontana, quasi irreale”.
Lo ha detto l’assessore alla Cultura del Friuli Venezia Giulia,
Gianni Torrenti, che questo pomeriggio a Palazzo Chigi a Roma ha
partecipato alla presentazione della Messa da Requiem di Giuseppe
Verdi, diretta da Riccardo Muti, in programma a Redipuglia (GO)
domenica 6 luglio, evento promosso nell’ambito delle
commemorazioni per il centenario della Grande Guerra.
“Il messaggio che si leverà da Redipuglia – ha aggiunto Torrenti
– sarà ulteriormente sottolineato dalla presenza del nostro Capo
dello Stato, Giorgio Napolitano, e da quella di altri Capi di
Stato e rappresentanti di Paesi all’epoca in guerra tra loro. Non
sarà una commemorazione, ma un momento per insegnare il
significato e il valore della pace, che in Europa dura da
settant’anni, ma che nel mondo deve ancora affermarsi e
consolidarsi”.
Rispetto alla presenza di diverse centinaia di artisti di tanti
Paesi diversi, tra cui tanti giovani, Torrenti ha parlato di un
evento assolutamente straordinario. “Siamo contenti che la Rai
abbia deciso di stare al nostro fianco, perché la diretta su Rai
3 e, successivamente, la replica su Rai 1, darà dimensione anche
numerica al concerto, consentendoci di amplificare il ricordo di
un avvenimento che ha segnato la storia, in particolare delle
nostre terre. Sarà – ha concluso – un momento di coesione forte e
di ulteriore riunificazione nel cuore di quella Mitteleuropa che
100 anni fu teatro di un conflitto che vide milioni di uomini
contro”.