
Si conclude con l’esibizione di un’altra compagine di livello assoluto la Stagione di Musica 2024/25 del Giovanni da Udine, firmata dal direttore artistico Paolo Cascio. Sul palcoscenico del Teatro Nuovo saliranno infatti, mercoledì 21 maggio alle 20.30, i mitici Musiciens du Louvre guidati dal loro geniale fondatore, Marc Minkowski.
Tutto dedicato a Wolfgang Amadeus Mozart il programma, con l’esecuzione delle Sinfonie 39, 40 e 41: un programma di particolare appeal che sarà possibile approfondire mercoledì 21 maggio alle ore 18.30 nel corso della conferenza dal titolo “Il trionfo del sinfonismo mozartiano” a cura del musicologo e critico musicale Paolo Gallarati (ingresso libero).
Ensemble unico al mondo, apprezzato a livello internazionale per le sue interpretazioni su strumenti d’epoca di un repertorio che abbraccia trasversalmente il periodo barocco, il classicismo e il romanticismo, Les Musiciens du Louvre hanno dedicato alla rilettura di Mozart concerti e incisioni discografiche memorabili. Composto in un brevissimo torno di tempo – l’estate del 1788 – e pensato probabilmente come corpus unico da eseguirsi in una serata, il trittico in programma comprende la Sinfonia n. 39, solenne ed epica – quasi “Eroica” come dissero i posteri alludendo proprio al parallelismo con la Terza di Beethoven scritta nella stessa tonalità -, la Sinfonia n. 40 cupa e tragica, mossa da temi oscuri e appassionati che preludono a un romanticismo di poco successivo e infine la gioiosa Sinfonia n. 41, detta «Jupiter», composta in un solare do maggiore e pervasa di una serenità olimpica. Mozart non avrebbe mai diretto nessuna di queste sinfonie né ebbe la gioia di ascoltarle, ma esse rimangono una altissima testimonianza del suo mondo interiore che durante il concerto si rivelerà per intero.
Marc Minkowski, nato nel 1962, è uno dei più importanti direttori d’orchestra contemporanei, noto per il suo contributo al revival della musica barocca e per un’attività artistica che spazia dal repertorio francese a Mozart, Händel, Rossini, Wagner e Offenbach. Ha fondato nel 1982 l’ensemble Les Musiciens du Louvre, con cui ha ridefinito l’interpretazione del repertorio barocco, classico e romantico, ottenendo prestigiosi riconoscimenti internazionali. È stato direttore artistico della Mozartwoche di Salisburgo (2013-2017), dell’Opéra National de Bordeaux (2016-2021), e del festival Ré Majeure, oltre ad essere stato direttore ospite principale della nipponica Kanazawa Ensemble Orchestra. Ha diretto nei più importanti teatri d’opera del mondo, tra cui Parigi, Milano, Berlino, Vienna, Londra, Madrid, San Francisco e Mosca, collaborando con registi come Sir Richard Eyre, Laurent Pelly, Olivier Py e Dmitri Tcherniakov. Ha diretto importanti orchestre mondiali, tra cui Wiener Philharmoniker, Berliner Philharmoniker, Cleveland Orchestra, Mahler Chamber Orchestra e molte altre. Tra le sue incisioni più recenti spiccano Alcina di Händel (Pentatone), Mitridate (Warner), i concerti per violino di Mozart (Sony), e un’antologia di Rameau con Florian Sempey (Château de Versailles Spectacles).
Fondato nel 1982 da Marc Minkowski, l’ensemble Les Musiciens du Louvre è tra i principali interpreti del repertorio barocco, classico e romantico. Conosciuto per la riscoperta di autori come Händel, Purcell, Rameau, Haydn, Mozart, Bach e Schubert, l’ensemble si distingue anche nell’interpretazione della musica francese dell’Ottocento (Berlioz, Bizet, Massenet, Offenbach). È stato il primo a suonare Mozart con strumenti d’epoca al Festival di Salisburgo e il primo invitato nella buca d’orchestra della Staatsoper di Vienna. Si esibisce regolarmente in sedi prestigiose come l’Opéra di Parigi, la Philharmonie de Paris e la Royal Opera di Versailles, con frequenti tournée in Europa e Asia. Tra i successi più recenti figurano Le Bourgeois Gentilhomme di Lully/Molière, Alcina di Händel, Orfeo ed Euridice e Armide di Gluck, Le Nozze di Figaro, Don Giovanni, Così fan tutte di Mozart, La Périchole e I racconti di Hoffmann di Offenbach, e Der fliegende Holländer di Wagner. Nel 2012, per il trentennale dell’orchestra, un gala mozartiano alla Salle Pleyel ha riunito celebri voci legate all’ensemble, come Mireille Delunsch, Julia Lezhneva e Sonya Yoncheva. La stagione 2023/24 ha segnato importanti traguardi: il debutto alla Scala con Alcina (Handel), La Resurrezione ad Aix-en-Provence e Amburgo, La Chauve-Souris di Strauss a Madrid e Parigi, e l’esecuzione integrale dei Concerti grossi op. 3 di Handel. L’attività discografica recente comprende la Messa in do maggiore di Mozart (Pentatone, 2020), i Concerti per violino con Christoph Koncz (Sony, 2020), Mitridate (Warner, 2021), un’antologia di Rameau con Florian Sempey (2022), e l’opera Alcina (Pentatone), ultima uscita dell’ensemble.