
Nel cuore della ceramica Raku, Luciano Beltramini ha trovato la sua voce artistica. La sua opera non cerca la perfezione, ma la celebra nell’imperfezione, riflettendo la natura autentica dell’essere umano, della vita e del mondo rurale. Per Beltramini, il Raku non è solo una tecnica giapponese di cottura della ceramica: è una dichiarazione esistenziale.
La filosofia che guida il suo lavoro è chiara e profonda: “Godete l’imperfezione.” Ogni creazione è un atto di resistenza contro l’omologazione industriale, un ritorno alla manualità, alla materia che respira e racconta. Le sue ceramiche non vogliono essere prodotti perfetti, ma testimonianze vive di un processo artigianale, dove ogni crepa, ogni variazione di colore, ogni forma irregolare è parte integrante del messaggio.
Luciano Beltramini coniuga la coscienza del Raku con una sensibilità profonda verso la cultura contadina. Le sue opere raccontano la campagna, gli animali, i gesti quotidiani, ma anche i sentimenti più intimi: la solitudine, il bisogno di compagnia, i rischi del tempo che passa. Ogni pezzo è una narrazione silenziosa, un frammento di memoria rurale che si fa arte.
In un mondo che corre verso l’efficienza e la riproducibilità, Beltramini ci invita a rallentare, a osservare, a sentire. Le sue ceramiche sono un invito a riconoscere la bellezza nell’incompleto, nel fragile, nel vissuto. E in questo, il suo lavoro diventa non solo arte, ma anche filosofia di vita Luciano Beltramini in Mostra personale a Udine in via Lonzano 5 Parco aperto.