
Come è difficile parlarci di dolore, come si fa ad affrontare il teatro e la realtà al tempo stesso?
Alberici ci prova con un bicchiere di vino offerto agli spettatori, prima di cominciare la sua narrazione.
Poi sale sul palcoscenico con Astrid Casali e il regista attore autore che prende spunto da Lewis, autore delle celebri storie di Narnia, racconta, si interroga sul dolore. Fa più male il dolore fisico o perdere il padre?
Questa una delle tante domande di chi non vuole esporre il proprio dolore ma nemmeno tradirlo e dunque negarlo.
Il dolore assomiglia alla paura, la paura cieca e silenziosa, nera come questa scenografia, nuda e rassegnata.
Ma Lewis avrebbe dato una risposta fideistica,
La paura si vince con la fede in Cristo che rappresenta la vittoria sulla morte, perché nel pensiero del teologo Lewis, la fede e la ragione si incontrano.
Ma in Alberici la traccia appare diversa, emerge il fallimento e lo smarrimento.
Vito Sutto


