
Debutta in prima assoluta a Udine, a Teatro Contatto, Mrs Dalloway #1, la nuova creazione diretta dalla regista Rita Maffei, con la drammaturgia di Paola Fresa e protagonista in scena l’attrice Francesca Osso.
Lo spettacolo, liberamente ispirato al capolavoro di Virginia Woolf, nel centenario della pubblicazione del romanzo, ne esplora la straordinaria attualità.
Mrs Dalloway #1 è una produzione CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia e segna il debutto nella Sala ex GAMUD del Palamostre, riaperta per l’occasione al pubblico.
Lo spettacolo sarà in scena dal 19 ottobre al 2 novembre 2025, con repliche dal martedì al sabato alle ore 20.30 e la domenica e il 1° novembre alle ore 17.00.
Alla conferenza stampa di presentazione sono intervenuti: l’Assessore alla Cultura del Comune di Udine Federico Pirone, la regista
Rita Maffei, l’attrice udinese, Francesca Osso, già attiva nel panorama teatrale nazionale al suo debutto a Teatro Contatto.
Mrs Dalloway #1 è una delle sette produzioni in stagione a Teatro Contatto (Historia del Amor, Bidibibodibiboo, Ceci n’est pas Omar, Il Presidente, Sapiens, A place of safety, Ribellione) che, assieme ai 10 spettacoli in tournée, confermano il ruolo del centro di produzione e d’innovazione udinese, sostenuto dal Ministero della Cultura, dalla Regione Friuli Venezia Giulia, dal Comune di Udine e dalla Fondazioni Friuli, nel panorama teatrale italiano.
Sono queste le parole che Virginia Woolf annota nel suo diario durante la lavorazione di The Hours, titolo originario di uno dei suoi romanzi più noti,
Mrs Dalloway. E in poche battute, con il suo stile inconfondibile, mette nero su bianco una dichiarazione d’intenti nella quale rispecchiarsi.
Per queste ragioni, dopo cento anni dalla sua pubblicazione, Mrs Dalloway torna a parlarci. Lo spettacolo Mrs Dalloway #1 nasce dal desiderio della regista
Rita Maffei di attraversare, con gli strumenti del teatro, l’universo interiore e la dimensione temporale del capolavoro di Virginia Woolf.
Il romanzo, pubblicato nel 1925, si svolge nell’arco di una sola giornata — il 13 giugno 1923 — e segue Clarissa Dalloway, impegnata nei preparativi per una festa, mentre intorno a lei si intrecciano i ricordi, le presenze del passato, i pensieri che scivolano tra la vita e la morte, la superficie del quotidiano e l’abisso dell’esistenza.
La regista Rita Maffei, assieme alla drammaturga Paola Fresa, ha scelto di radicare il lavoro teatrale nella traduzione della professoressa Marisa Sestito, che restituisce il ritmo e la densità della scrittura woolfiana, conservandone la musicalità e la vibrazione del pensiero.
Mrs Dalloway #1 non cerca di “mettere in scena” il romanzo, ma di abitare il suo spazio mentale, quel flusso di coscienza che Woolf inventa e dispiega come un respiro, un pensiero continuo che si muove da un personaggio all’altro, da un’epoca all’altra.
Nello spazio della Sala ex GAMUD, Francesca Osso dà corpo e voce a una Clarissa Dalloway che non è solo un personaggio, ma un luogo di passaggio tra memoria e presente, tra individuale e collettivo, tra il visibile e l’invisibile.
Lo spazio è Londra, ma anche la pagina bianca, nella quale chi assiste – allo stesso modo di chi legge – viene proiettato come se fosse arrivato in ritardo, ad azione già iniziata.
Clarissa non ha mai smesso di abitare quel luogo, di vivere quel mercoledì 13 giugno 1923. Continua a organizzare la sua festa per celebrare la vita, nel tentativo di ignorare le domande che dal passato del ricordo ritornano a galla.
Ma lo spettatore, così come il lettore, non può non riconoscere quegli indizi di pericolo che la narrazione sottende, e quello che sembrava un gioco, si trasforma in una caduta nella realtà di oggi. Nonostante gli sforzi di Clarissa, la crudeltà della guerra busserà alla sua porta. «E così, in mezzo alla festa, ecco la morte».
La messinscena ideata da Maffei sceglie di portare gli spettatori all’interno dello spazio scenico, ospiti dello spettacolo che è la festa di Clarissa Dalloway, mentre altrove qualcuno muore. Entriamo nella pagina bianca dove prende forma il romanzo, attori e attrici privilegiati di un mondo in cui, dietro le quinte, arrivano echi di guerra. E qualcuno muore perché la nostra festa possa continuare.
La scena di Mrs Dalloway #1, firmate dall’artista e scenografa Luigina Tusini, costruiscono un ambiente site specific sospeso: un interno che si apre sul tempo, la casa, la città, la mente di Clarissa.
Le musiche originale sono realizzate da Vittorio Vella, compositore e “artigiano del suono” la cui ricerca indaga il rapporto tra spazio, suono e contemporaneità.
E proprio nello spazio ExGAMUD il suo intervento musicale accompagna Mrs Dalloway #1, tessendo un paesaggio sonoro che amplifica gli spazi emotivi e suggerisce sfumature psicologiche.
informazioni e biglietteria aperta da lunedì al sabato dalle ore 17 alle ore 19 T. +39 0432 506925 biglietteria@cssudine.it