
Un articolato percorso formativo promosso da Cinemazero che tra novembre 2025 e maggio 2026 porterà l’audiovisivo direttamente dentro le scuole delle province di Pordenone, Udine e Treviso, coinvolgendo oltre duemila studenti e studentesse.
Selezionato tra le proposte finanziate dal Piano nazionale Cinema e Immagini per la Scuola – che ha raccolto più di 300 candidature in tutta Italia – il progetto di Cinemazero (nato in collaborazione con CG Entertainment, l’Università degli Studi di Udine, Soroptimist, Voce Donna e Pordenone Docs Fest) è stato tra i primi a ricevere il sostegno del Ministero della Cultura e del Ministero dell’Istruzione e del Merito, a conferma della solidità del lavoro educativo di Cinemazero e del suo impegno crescente nella didattica dell’audiovisivo.
L’iniziativa coinvolgerà più di cento classi e venticinque istituti scolastici del territorio, con oltre 500 ore di attività laboratoriali, pensate per affiancare alla visione dei film un percorso concreto di creazione audiovisiva. Ogni classe realizzerà un cortometraggio originale con il supporto diretto dei formatori di Cinemazero e di filmmaker professionisti, trasformando gli studenti e le studentesse in autori e autrici e non solo pubblico.
Cinemazero, quindi, non si limita a portare il cinema a scuola, ma costruisce insieme alle scuole un vero e proprio percorso di alfabetizzazione audiovisiva.
«Da anni Cinemazero lavora fianco a fianco con insegnanti e studenti e studentesse, portando nelle classi progetti di qualità che uniscono visione, analisi e pratica», afferma Elena D’Incà, responsabile della programmazione di Cinemazero. «Crediamo profondamente che l’educazione all’immagine sia uno strumento indispensabile, oggi più che mai. In scena la realtà dimostra quanto il nostro impegno nelle scuole stia crescendo: è un investimento culturale, sociale e umano che vogliamo continuare a potenziare».
La lunga esperienza di Cinemazero nel cinema del reale – consolidata anche attraverso il Pordenone Docs Fest – confluisce ora in un progetto che utilizza il documentario come chiave per interpretare la complessità del presente: dalla violenza giovanile ai conflitti internazionali, dalla memoria storica all’intelligenza artificiale, fino ai temi delle migrazioni che interessano da vicino il territorio.
Le matinée dedicate alle scuole apriranno gratuitamente le sale di Pordenone, Maniago, Sacile e Oderzo con sei proiezioni speciali (40 secondi, La voce di Hind Rajab, Wider than the Sky, Italo Calvino nelle città, La grande paura di Hitler, Trieste è bella di notte), ciascuna introdotta criticamente da esperti per guidare la visione e stimolare il dibattito. Parallelamente, gli istituti avranno accesso tramite voucher gratuito alla piattaforma CG Education, attiva dal 24 novembre 2025 fino a fine maggio 2026, per visionare e rivedere i contenuti selezionati anche durante le lezioni.
Accanto alle visioni, il progetto dedica grande attenzione alla pratica: videosaggi, micro-documentari, sperimentazioni con riprese a 360° e applicazioni di realtà virtuale, per mostrare “come sono fatte le storie” e fornire agli studenti strumenti per interpretare criticamente le immagini che li circondano ogni giorno.
Il percorso culminerà durante il Pordenone Docs Fest 2026 (25–29 marzo), con un panel dedicato alle scuole in cui le classi presenteranno una selezione dei lavori realizzati. Non una competizione, ma un momento di restituzione pubblica che valorizza l’impegno creativo dei ragazzi e le loro visioni del mondo.
Elemento centrale del progetto è anche la valutazione del suo impatto: questionari specifici verranno somministrati a studenti e docenti per monitorare l’efficacia delle attività. Non una semplice rendicontazione, ma un ascolto attento per comprendere se e come l’esperienza influisca sul modo di guardare le immagini.


