
In occasione della 44ª edizione del festival Le Giornate del Cinema Muto di Pordenone, l’Associazione Carcere e Comunità ODV e Cinemazero, impegnate da tempo in un’attività di cineforum settimanale all’interno della Casa Circondariale di Pordenone, propongono un nuovo appuntamento speciale con il grande cinema. Mercoledì 8 ottobre sarà proiettato Shoulder Arms (Charlot Soldato, 1918), celebre mediometraggio diretto e interpretato da Charlie Chaplin, Ambientato durante la Prima guerra mondiale, il film racconta la storia di un umile soldato, interpretato da Chaplin, che suo malgrado compie una serie di imprese eroiche fino a riuscire addirittura a catturare il Kaiser. Già in questa opera si manifesta chiaramente l’atteggiamento pacifista dell’autore, che negli anni successivi troverà la sua espressione più compiuta ne Il grande dittatore (1940). Chaplin guarda alla guerra con occhio critico e ironico, smontando i meccanismi bellici e le gerarchie militari attraverso gag esilaranti e un sorriso che, dietro la comicità, cela una feroce condanna. Indimenticabili sono alcune sequenze come quella della camerata allagata o del formaggio maleodorante usato come arma nelle trincee nemiche, senza dimenticare la parentesi romantica con Edna Purviance, nei panni della giovane civile che aiuta Charlot a sfuggire ai prussiani. L’elemento onirico, tipico della prima produzione chapliniana, si intreccia perfettamente con il messaggio antibellico, rafforzandolo anziché attenuarlo. Dal punto di vista tecnico, Shoulder Arms rappresenta uno dei lavori più complessi realizzati da Chaplin fino ad allora: la narrazione si articola attraverso sdoppiamenti e split screen, scenografie ricche e realistiche, movimenti di macchina innovativi e una straordinaria cura della messa in scena. Le situazioni comiche esplodono con la stessa frequenza delle granate, regalando momenti destinati a restare nella storia del cinema, come la celebre scena in cui Charlot si mimetizza da albero, trasformandosi con naturalezza e prontezza in una figura quasi surreale, sempre pronta all’azione. La proiezione di Shoulder Arms si inserisce nel percorso che da quasi due anni vede Cinemazero entrare ogni settimana nella Casa Circondariale di Pordenone per portare cinema, ospiti e storie capaci di creare spazi di confronto e libertà. Questa attività, realizzata in collaborazione con l’Associazione Carcere e Comunità, ha coinvolto nel tempo importanti registi italiani come Alberto Fasulo, Antonio Padovan, Andrea Magnani, Renzo Carbonera e Laura Samani, che hanno saputo trasformare ogni incontro in un dialogo vivo e partecipato con i detenuti.