I comuni sono alle prese con la preparazione del bilancio 2014, la cui programmazione dipende da norme statali e regionali non ancora definite. “I nostri uffici – conferma il sindaco di Premariacco Rocco Ieracitano – sono in attesa di certezze: non è ancora chiaro, infatti, quali e quanti tributi comunali il governo intende introdurre, modificare o cancellare. Nell’attesa siamo bloccati e non possiamo programmare nemmeno le manutenzioni ordinarie. La situazione sembra peggiore dello scorso anno, quando almeno eravamo riusciti ad avere a giugno alcune risposte e, assumendoci rischi, avevamo approvato il bilancio senza attendere quelle che mancavano”.
Il caos mini IMU (del 2013 ma pagata nel 2014) è solo un esempio da aggiungere alla questione TARES. “Si parla di IUC, TASI e TRISE – dice Ieracitano -, ma ad oggi nessuno sa chi le pagherà, quale parte andrà a Roma e cosa resterà ai comuni. Ogni giorno cambiano le regole e nel frattempo i comuni devono dare risposte ai cittadini senza sapere se vi saranno le risorse per pagare i servizi che diamo. I sindaci sono diventati i gabellieri di un Governo che taglia i propri costi togliendo risorse ai comuni invece di eliminare gli sprechi e punire chi, al suo interno, usa impropriamente denaro pubblico”.
“Ad ogni modo – prosegue i sindaco – il bilancio 2014 dovrà essere approvato e, nel nostro piccolo, stiamo lavorando con Buttrio e Moimacco per fare in modo di rendere omogenei e coerenti i bilanci della nostra associazione, sempre in un confronto aperto con gli altri comuni della zona. L’obiettivo – conclude il primo cittadino di Premariacco – è quello almeno di dare ai nostri cittadini un minimo di informazioni chiare e condivise, considerato che a creare confusione su tasse e tributi ci pensano già molti enti sopra i comuni”.