
Nel Duomo di Lignano, Vito Di Piazza, fratello del celebre don Pierluigi ha proposto molti spunti relativamente al libro – – Non uccidere – scritto appunto dal fratello, in una rilettura profetica, come ha detto, nel senso non di lettura del futuro ma del presente, fatto di guerre e di armi vendute (moltissime prodotte in Italia).
Stigmatizzando le tante guerre nel mondo e portando molti dati sulle stragi attuali in Palestina, Vito Di Piazza ha richiamato soprattutto affinché possa essere conosciuta l’opera del fratello, non un – pacifista – ha ricordato-ma un operatore di pace concreto e responsabile uomo di accoglienza delle diversità.
Certamente va detto, diciamo noi, che i profeti nella storia biblica sono coloro che hanno saputo nel loro presente richiamare il popolo alla necessità di conversione, perché gli uomini debbono chiedere perdono a Dio dei loro peccati, nel nome di Cristo.
Senza ciò non c’è la vera pace.
Massimo De Bortoli ha introdotto la, serata che è vissuta anche per la chitarra classica di Marco Di Lena e il flauto traverso di Federica Floreancig.
Vito Sutto