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La spending review in Provincia di Udine esiste già da quattro anni

redazione 13 Luglio 2012

Assessore al Personale Mario Virgili: “già tagliati i dirigenti del 40% e l’organico effettivo del 10%”

La spending review è una realtà già applicata dalla Provincia di Udine dall’inizio del mandato: “Siamo un esempio di virtuosità e di oggettivo contenimento della spesa pubblica”, rende noto l’assessore provinciale al Personale e alla Programmazione, Mario Virgili, secondo cui “avendo già l’Ente provveduto a razionalizzare e rendere snella la pianta organica, ha margini molto ridotti per tagli massicci, altrimenti si rischia di creare disservizi ai cittadini”.

Di fronte agli scenari aperti dalla manovra nazionale, Palazzo Belgrado ricorda al governo Monti che “gli enti pubblici che hanno anticipato la spending review di propria iniziativa, non possono operare una seconda revisione delle dotazioni organiche con le stesse magnitudo che sono state pensate per gli enti non virtuosi, pena il rischio di disservizi ai cittadini”, fa sapere Virgili che invierà a Roma una missiva nella quale riporterà, nero su bianco, i dati virtuosi che caratterizzano l’ente intermedio: il personale effettivo è già stato portato al 10 per cento in meno rispetto alla pianta organica antecedente il 2008 (da circa 600 a 550) e i dirigenti sono stati già tagliati del 40 per cento (infatti sono passati da 10 a 6) con una retribuzione fortemente baricentrata sui risultati effettivamente conseguiti. “E’ evidente che la Provincia ha precorso i tempi, introducendo queste razionalizzazioni in epoca non sospetta, proprio in nome del risparmio della spesa pubblica”, aggiunge l’assessore Virgili che sottolinea inoltre la strategia oggi utilizzata da palazzo Belgrado volta alla gestione mirata e puntuale delle integrazioni delle competenze da inserire: blocco del turnover automatico e copertura delle competenze necessarie ricorrendo a figure con profilo mirato e attivando un piano generale per la formazione. “Qualsiasi altro taglio o altro ulteriore sacrificio con logiche massive e non mirate, avendo noi messo in atto già le misure preventive, significherebbero l’impossibilità stessa per l’Ente di assicurare i servizi oltre che una grande difficoltà a poter operare positivamente per la risoluzione dei problemi sul territorio. Non si possono trattare allo stesso modo enti virtuosi come la Provincia di Udine e altri enti che si trovano in situazioni di inefficienza grave”.

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