
Martedì 5 agosto alle ore 21.00 l’arena UAU! nei Giardini Francesca Trombino, in via Brusafiera 14, ospita una serata speciale dedicata alla Liberazione, vista e vissuta attraverso l’occhio intimo di cineamatori e le parole di tre donne protagoniste del loro tempo. Un doppio appuntamento che unisce cinema, musica dal vivo e approfondimento storico, per restituire al pubblico uno sguardo personale, autentico e commovente su un momento cruciale della storia italiana ed europea. Ad aprire la serata sarà il film La Liberazione. Un film di famiglia, straordinario montaggio realizzato interamente con filmati amatoriali in formato 8mm, 9.5mm e 16mm provenienti da archivi e cineteche italiane. Si tratta di immagini girate da partigiani, sacerdoti, militari, famiglie e semplici cittadini durante il biennio 1943-1945, tra la caduta del fascismo e la fine della Seconda guerra mondiale.Frammenti che raccontano con forza e delicatezza la lotta partigiana, i bombardamenti, la fuga dei tedeschi da Roma, ma anche attimi di quotidianità e speranza. Volti, strade, balli, fughe, abbracci, attese: la storia collettiva si intreccia alle storie private, e la narrazione si fa corale. Tra gli autori dei filmati, giovani cineamatori spinti dal desiderio di documentare ciò che stava accadendo davanti ai loro occhi. A rendere ancora più intensa l’esperienza, la musicazione dal vivo firmata daGuglielmo Pagnozzi, clarinettista, sassofonista e compositore. Interverrà ancheElena Pirazzoli, storica e consulente del progetto. A seguire verrà proiettato Diari della Liberazione, un documentario che intreccia le voci e le esperienze di tre donne vissute in tre città diverse – Milano, Parigi e Berlino – e unite da un tempo comune, quello della fine della guerra. Magda, partigiana milanese, Madeleine, giovane studentessa a Parigi e Käte, che da Berlino osserva la disfatta del nazismo e la fine dell’ideologia a cui aveva aderito. Attraverso i loro diari, il film costruisce uno spazio intimo in cui il passato prende forma grazie a immagini d’archivio, animazioni, letture e interventi di storici contemporanei come Miriam Gebhardt, Gabriella Gribaudi e Fabrice Virgili. Le tre protagoniste, pur così diverse, rivelano in controluce il significato più profondo della memoria:il diario come gesto di resistenza, come bisogno di raccontarsi per non sparire, per dare senso all’esperienza personale in un tempo segnato dal dolore e dalla trasformazione. Sarà presente Matteo Parisini, regista del documentario, che dialogherà con il pubblico al termine della proiezione. L’ingresso è libero. In caso di maltempo, l’evento si terrà presso Cinemazero.