
MUSCOLI – Nella casa di Daniela Moratti non si entra semplicemente in un’abitazione, ma in un vero e proprio santuario della memoria e dell’artigianato globale. Qui si cela uno scrigno prezioso che custodisce una collezione straordinaria di ben 246 presepi, la maggior parte dei quali raffigurante la Sacra Famiglia. Ogni pezzo è un frammento di mondo: Daniela ha cercato, scovato e portato a casa piccole opere d’arte provenienti da ogni latitudine, testimonianze di come la Natività possa essere interpretata attraverso le culture più disparate. La varietà dei materiali è sorprendente e testimonia un occhio attento all’insolito e alla creatività: si passa dalle delicate mele di ceramica al legno finemente intagliato, fino a composizioni racchiuse in semplici tazze da tè. Questa instancabile ricerca l’ha condotta persino a Betlemme, dove ha acquistato una natività dal valore simbolico inestimabile. Ogni viaggio non era solo una vacanza, ma una missione per accrescere un tesoro che rende la sua casa un luogo magico, dove l’incanto del Natale sembra vibrare tutto l’anno. Tutto ebbe inizio in modo quasi profetico negli anni ’80. La scintilla non fu un oggetto d’antiquariato, ma un dono umile: un piccolo presepe realizzato dal figlio in un barattolino di vetro durante la scuola dell’infanzia. Quel gesto semplice accese in Daniela un desiderio profondo di collezionare queste rappresentazioni sacre. Da quel primo, tenero esemplare, la raccolta è cresciuta in modo esponenziale, trasformandosi in una collezione unica e originale che oggi narra, pezzo dopo pezzo, la storia di una passione infinita.
Livio Nonis


