
Il governatore del Friuli Venezia Giulia
 Massimiliano Fedriga ha illustrato oggi la nuova ordinanza
 anti-Covid che introduce su tutto il territorio regionale alcune
 norme più restrittive accompagnate da forti raccomandazioni e
 avvia a partire dai Comuni con l’indice di contagio più alto uno
 screening mirato a isolare i cittadini positivi.
L’ordinanza sarà in vigore dalla prossima mezzanotte fino al 3
 dicembre compreso.
L’incontro con la stampa si è tenuto a Trieste nel Palazzo della
 Regione, presente il vicegovernatore Riccardo Riccardi e con i
 sindaci dei Comuni interessati dall’avvio dello screening in
 videocollegamento.
I divieti previsti nella nuova ordinanza riguardano il consumo di
 alimenti e bevande all’aperto su area pubblica o aperta al
 pubblico, “finalizzato a evitare assembramenti davanti ai locali
 o in altre aree pubbliche o aperte al pubblico”, ha spiegato
 Fedriga, e tutte le attività sportive nei centri all’aperto,
 fatti salvi gli eventi e le competizioni di interesse nazionale.
A questi divieti si aggiungono alcune forti raccomandazioni: a
 non recarsi in altra abitazione di un nucleo familiare diverso
 dal proprio se non per necessità; a non utilizzare mezzi di
 trasporto pubblico locale se non per necessità altrimenti non
 espletabili; a evitare zone solitamente affollate; a utilizzare
 al massimo grado il lavoro agile da parte delle pubbliche
 amministrazioni e dei datori di lavoro privato. “Ci affidiamo al
 senso di responsabilità della popolazione su alcuni comportamenti
 su cui non riteniamo giusto forzare le norme, confidando che
 siano avvertite da ciascuno come indicazioni fondamentali per
 ridurre la circolazione del virus”, ha detto Fedriga.
La seconda parte della nuova ordinanza dispone un ampio screening
 sulla popolazione del Friuli Venezia Giulia, che partirà
 mercoledì prossimo da sei Comuni (Castelnuovo del Friuli, Claut,
 Dolegna del Collio, Paularo, Socchieve e Sutrio). “Isolare i
 positivi per tutelare la parte più fragile della popolazione e
 alleggerire la pressione sulle strutture sanitarie: questa è la
 sfida”, ha spiegato il governatore, che ha annunciato l’acquisto
 di ulteriori 100mila test antigenici i quali saranno a
 disposizione per metà già oggi e per l’altra metà entro domani.
 Proprio l’ampio ricorso a test antigenici permetterà attivare
 monitoraggi preventivi.
Si partirà dal primo gruppo di comuni per poi estendere lo
 screening alle porzioni di territorio individuate di volta in
 volta dalla Direzione centrale salute, politiche sociali. Alla
 Protezione civile della Regione è affidata l’organizzazione
 logistica della campagna di screening, mentre sarà il
 Dipartimento di prevenzione dell’Azienda sanitaria competente per
 territorio a effettuare i test antigenici e il monitoraggio
 connesso.
“È un’operazione certo molto faticosa e più facile sarebbe stato
 imporre nuove restrizioni”, ha osservato il governatore. Lo
 screening con i tamponi antigenici, che sarà su base volontaria,
 “ha il pregio di giocare d’anticipo e di dare riscontri rapidi.
 Confido – ha concluso Fedriga – che con la collaborazione di
 tutti, amministrazioni e cittadini, lo si possa allargare presto
 ad altre aree del Friuli Venezia Giulia”.


