
Colossale film, nella giornata conclusiva del Festival :Decoded, produzione cinese 2024, di Chen – si-“Cheng.
Sulla sfondo I grandi mutamenti della Cina del primo cinquantennio del 900 e la voglia popolare di affrancarsi dall’Europa colonialista, affermando Il principio che per la patria e la libertà si possono compiere passi da gigante.
E così il grande paese di mille problemi e molte miserie giunge orgogliosamente al suo apice, e persino alla bomba atomica.
La crescita è determinata dalla tecnologia avanzata di un prezioso e nobile popolo che dai campi si è elevato al rango di grande potenza mondiale.
Sul suo percorso ci sono anche uomini come lo stravagante genio matematico Jingzhen, punta di diamante del dipartimento di codifica codici dell’esercito Cinese.
La sua storia intricata e vivissima, si svolge tra soluzioni fotografiche e scenografiche di in respiro unico e irripetibile.
Questo popolo meraviglioso con i suoi geniali scienziati esce nobilitato da questa opera d’arte della quale tutta l’organizzazione Far East può vantarsi, per il fatto di averla proposta in una sala strapiena che ha applaudito lungamente come ha fatto peraltro per tutti gli spettacoli. Per questo lavoro superlativo e commovente il nostro messaggio augurale è per un grande successo mondiale.
Molti anni or sono, forse anche impropriamente ci fu l’elogio della Cina, e dei suoi suoi protagonisti politici.
Oggi dopo questa ulteriore lettura,che deriva da molte riflessioni, al di là di uno spettacolo cinematografico, ci dovremmo sentire più vicini e maggiormente apprezzare una lunga marcia di una grande civiltà.
Questo film, testimonia il fatto storico e, come tutto il Far East festival, si nutre di immagini meravigliose e incantevoli che ci fanno vedere un Est del mondo che la nostra visione eurocentrica spesso ci ha negato.
E ancora una volta il Festival ci fa scoprire la nostra, spesso colpevole mancanza di conoscenza di affreschi paesaggistici e umani che abbiamo considerato ingiustificatamente inafferrabili.
Vito Sutto