
GRADO – Il Campo Patriarca Elia è esploso di energia, trasformandosi per la sesta edizione in una passerella di sorrisi e colori. L’evento, la corsa più allegra di Grado, ha visto la partecipazione entusiasta di 119 piccoli atleti (dai 3 ai 10 anni, più i bambini del Nido), tutti sotto la vigile e attenta supervisione di @oasyGymGrado.Un ringraziamento speciale va ai promotori – la Scuola dell’Infanzia Parrocchiale “Luigi Rizzo” e il Nido Integrato “Stella Stellina” – e agli enti sostenitori: il Comune di Grado e il Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia.”Non è solo una corsa: è un gesto di comunità.Le calli e le piazze del centro storico, animate dalle magliette gialle dei bambini, dai genitori, insegnanti e volontari, sono diventate luogo di incontro, gioco e festa. Correre tra le antiche mura della città ha ricordato a tutti che i bambini non hanno bisogno solo di spazi, ma di una comunità che li accompagni a crescere.Prima della partenza, ha preso la parola il parroco di Grado, monsignor Paolo Nutarelli, che nel ringraziare l’équipe educativa della scuola e i genitori rappresentanti che hanno concretizzato l’iniziativa, ha ricordato che le diversità sono una ricchezza e che “se ci mettiamo insieme, possiamo fare e colorare il mondo – La CORRIBIMBI ha aggiunto diventa un’occasione per metterci insieme, adulti e piccoli, e passare qualche ora in comunità e in relazione».L’Amministrazione comunale era rappresentata dal Sindaco di Grado, Giuseppe Corbatto, che, portando il saluto della città, ha ringraziato gli organizzatori e sottolineato l’importanza di mettere al centro il bambino, e con lui la famiglia e il futuro della nostra comunità.Come insegna l’antico proverbio africano: «Per crescere un bambino ci vuole un intero villaggio».E la CORRIBIMBI incarna perfettamente questo spirito: non è solo una corsa, ma una vera e propria festa del villaggio. È un invito a riscoprire insieme la gioia dello stare in comunità, a celebrare il valore della famiglia e, soprattutto, a riconoscere l’importanza di una scuola che educa con il cuore, ponendosi al servizio dei più piccoli e delle loro famiglie.Sotto l’arco rosso del Comune, con lo sfondo della Basilica di Sant’Eufemia, i bambini – dai più piccoli del nido ai più grandi della primaria – hanno corso, riso e sognato insieme, seguiti dal tifo e dagli applausi di tutta la città. Una mattinata di sole e di gioia che ha reso Grado, ancora una volta, l’isola del sorriso dei bambini.
Livio Nonis


