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Avvocati, giornalisti e linguisti: l’impegno comune per semplificare il linguaggio nei processi

redazione 27 Gennaio 2016
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Un incontro ad ingresso libero si terrà venerdì 29 gennaio a Ca’ dei Carraresi a Treviso con la partecipazione del Presidente del Tribunale di Treviso, dott. Aurelio Gatto
Un’argomento che sarà approfondito nel percorso formativo AIAF (Assocazione avvocati diritto di famiglia) Treviso che si svilupperà in 8 incontri a decorrere dal 24 febbraio e fino all’8 giugno 2016.
Non è solo un problema della Pubblica Amministrazione. Un periodare da azzeccagarbugli, l’uso di parole incomprensibili spacciate per tecnicismi, un linguaggio sacerdotale e oscuro non sono più accettabili nemmeno in Tribunale. Gli avvocati e i giudici devono farsi capire e devono scrivere  chiaramente e sinteticamente. Tuttavia, non è compito facile.
“Nel processo civile avvocati e giudici comunicano prevalentemente attraverso la scrittura e perciò noi tutti conosciamo bene quale importanza abbia l’efficacia dei nostri scritti per la tutela dei diritti dei nostri assistiti. – spiega l’avvocato Giampaolo Miotto, coordinatore del convegno che si terrà a Treviso – Non sempre è facile esporre i nostri argomenti in modo chiaro e sintetico. Per migliorare le nostre competenze in questa materia è fondamentale il confronto fra linguisti, avvocati e magistrati. Trovare un linguaggio comune e regole espressive condivise è essenziale per il buon funzionamento della giustizia civile”.
L’Aiaf, Associazione italiana avvocati per la famiglia e i minori,  ha perciò organizzato sul tema una serie di incontri che si svolgeranno dal 24 febbraio all’8 giugno con la partecipazione di relatori di eccezionale livello.
“L’uso corretto e chiaro della lingua scritta diventa sempre più un aspetto chiave del processo civile – spiega l’avvocato Francesca Collet, responsabile dell’Aiaf sezione di Treviso – Per questo abbiamo deciso di incentrare l’edizione di quest’anno, la nona, sull’approfondimento dell’uso della lingua negli atti giudiziari, delle tecniche dell’argomentazione giuridica, dei criteri per una buona redazione delle scritture difensive”.
Gli otto incontri programmati saranno preceduti da un convegno, che si terrà venerdì 29 gennaio a Ca’ dei Carraresi, coordinato appunto dall’avvocato Miotto sul tema “le parole della giustizia, lingua, forma e contenuti degli atti”, anche questo con una parterre di altissimo livello.
Dopo l’introduzione del Presidente del Tribunale di Treviso, dott. Aurelio Gatto, e dell’ avv. Massimo Sonego, presidente dell’Ordine degli Avvocati di Treviso, interverranno infatti Jacqueline Visconti, linguista che ha molto approfondito il rapporto tra lingua e diritto sia come linguista dell’università di Genova, sia come Ricercatrice a Reading per conto della Commissione Europea ( è anche Honorary Research Fellow dell’Università di Birmingham), Andrea Belvedere e Claudio Consolo, docenti universitari rispettivamente  all’Università Bocconi di Milano e la Sapienza di Roma , e entrambi avvocati civilisti , entrambi studiosi molto attenti anche del linguaggio giuridico; Alfonso Amatucci, presidente di sezione emerito della Corte di Cassazione e noto estensore di tante importanti decisioni della Cassazione, che ha sperimentato dal punto di vista del  magistrato la difficoltà di coniugare la completezza dell’esposizione e l’efficacia dell’argomentazione con le esigenze di sinteticità e concisione, e Gianluca Amadori, presidente dell’ordine dei giornalisti del Veneto, che nel suo lavoro è quotidianamente impegnato a tradurre le informazioni provenienti dagli atti del processo in notizie accessibili al Pubblico.

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