
 Gli interventi per migliorare la sicurezza
Gli interventi per migliorare la sicurezza
 idraulica in comune di Cormons prevedono anche l’ottimizzazione
 del deflusso delle acque del rio Bisinta, che sarà possibile
 grazie allo stanziamento di 300 mila euro da parte della Giunta
 regionale, proposto dall’assessore all’Ambiente ed energia, Sara
 Vito.
Il progetto complessivo dei lavori, che ha già ottenuto tutte le
 autorizzazioni, è stato illustrato nel corso di un incontro
 svoltosi ieri sera a palazzo Locatelli.
“Si tratta di un intervento che riveste grande importanza”, ha
 detto Vito.
“Avevamo preso un impegno con la comunità di Cormons e con la
 presentazione di questo progetto complessivo, e l’avvio dei
 lavori che avverrà a breve, si riuscirà finalmente ad affrontare
 in maniera definitiva un problema che richiedeva una risposta
 concreta”.
“Ci troviamo di fronte – ha aggiunto l’assessore – a mutamenti
 climatici che, pur non agendo sulla quantità media delle
 precipitazioni che interessano il nostro territorio, hanno
 modificato la tipologia dei fenomeni meteorici: le piogge sono
 sempre più intense, e mettono in crisi il sistema idrologico”.
“Un sistema che deve poter affrontare anche le piene improvvise,
 lasciando defluire le acque nel più breve tempo possibile”.
“Da ciò – ha precisato – nasce l’esigenza di programmare una
 serie di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria su
 ampia scala; ma si pone nel contempo la necessità di assicurare
 costanza e metodo alle azioni di cura permanente, anche di quelle
 apparentemente di poco conto, quali sono lo sfalcio periodico
 dell’erba e la rimozione della vegetazione spontanea dai punti
 critici, al fine di garantire l’efficienza della rete idraulica e
 il regolare deflusso delle acque”.
Nell’occasione l’assessore Vito – intervenuta dopo l’introduzione
 del sindaco di Cormons, Luciano Patat, e del presidente del
 Consorzio di bonifica Pianura isontina, Enzo Lorenzon – ha
 ringraziato per la competenza con la quale è stato trattato e
 affrontato il problema delle esondazioni nell’area e ha
 evidenziato che “interventi come quelli previsti sul Bisinta sono
 possibili grazie alla legge regionale numero 11 del 2015, sulla
 difesa del suolo, che comincia a produrre i suoi effetti”.
In particolare, tale norma, rideterminando con chiarezza
 competenze e responsabilità, ha puntualizzato l’assessore
 “favorisce ora la predisposizione di progetti di sistema, atti a
 consentire la sinergia tra gli enti”, come avviene in questo caso
 tra la Regione e il Consorzio di bonifica Pianura isontina, che è
 la realtà alla quale l’Amministrazione regionale ha demandato la
 realizzazione dei lavori.
Lavori, rispetto ai quali sono state già rilasciate tutte le
 autorizzazioni, e sono quindi immediatamente cantierabili.
Sarà così possibile la sistemazione dei corsi d’acqua prima della
 prossima stagione autunnale, che rappresenta il periodo delle
 piogge più intense.
Vito ha infine ricordato che questo sul rio Bisinta è soltanto
 uno degli interventi previsti nell’area; altri riguarderanno
 anche il torrente Judrio, il Versa e la roggia Molini di Trussio,
 per i quali la Regione ha stanziato complessivamente oltre un
 milione e 400 mila euro.
Sul rio Bisinta, come ha anticipato dettagliatamente il direttore
 del Consorzio di bonifica, Daniele Luis, saranno eseguiti lavori
 di decespugliamento e di risezionamento, su una lunghezza
 complessiva di 6 km, fino alla zona di Pradis.
Sono altresì previsti il miglioramento del nodo di confluenza tra
 il torrente Versa e il rio Bisinta, con la sistemazione di
 manufatti, posa di protezioni in massi, adeguamento delle sezioni
 e delle opere idrauliche (paratoie) di controllo e di
 regolazione, nonché l’ottimizzazione del sistema di sgrondo delle
 acque, in particolare lungo via Corona.
Ancora sul rio Bisinta, sarà creato uno scolmatore a sfioro per
 la massima portata delle acque verso il canale irriguo Secondo
 Tronco.
Altri interventi sono in programma nella zona Faet.
“Sono convinta che il risultato che ci siamo prefissi sarà
 efficace –  ha concluso Vito – anche grazie al lavoro di ascolto
 dei cittadini che risiedono nella zona interessata dagli
 interventi, i quali hanno partecipato attivamente alla fase di
 studio preliminare alla progettazione definitiva”.


