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Antropizzazione: i casi della Diga di Caprizzi e del Lago di Cavazzo

redazione 2 Luglio 2013

Antropizzazione: i casi della Diga di Caprizzi e del Lago di CavazzoDopo l’incontro dedicato al cinghiale, proseguono gli
appuntamenti naturalistici promossi dalla Pro loco di
Ravascletto, Salârs e Zovello.
Relatore della seconda serata sarà lo lo zoologo Gianluca
Rassati, che proporrà in carnico la conferenza
“Antropizzazione e Avifauna: i casi della Diga di Caprizzi
e del Lago di Cavazzo”.
La conferenza si svolgerà venerdì 5 luglio alle ore
20.30, presso la “Cjasa da Vicìnia” di Ravascletto.
Gianluca Rassati, laureato all’Università di Padova, è
nato e risiede a Tolmezzo.
La sua attività è orientata principalmente verso la
zoologia, l’ecologia e le scienze forestali.
Si è occupato anche di gestione faunistico-venatoria,
cinofilia, nomenclatura plurilingue
di piante e di animali.

È membro del comitato scientifico di una rivista di
zoologia. Ha collaborato con Università dove ha pure
tenuto dei seminari.È il ricercatore che ha effettuato il
maggior numero di studi zoologici sull’arco alpino del
Friuli-Venezia Giulia, contribuendo in maniera sostanziale
alla conoscenza dello status dell’avifauna e
dell’erpetofauna delle Alpi Orientali.

Le questioni affrontate dalla conferenza

La nostra specie si è diffusa ampiamente sulle terre
emerse del pianeta raggiungendo regioni remote ed
insediandosi anche in luoghi apparentemente ostili.
Le attività umane hanno inciso, fin dai tempi antichi,
sull’ambiente, tanto che oggi tracce dell’uomo si
possono trovare praticamente ovunque.
L’antropocentrismo che caratterizza la maggior parte degli
individui ha indotto una visione dell’ambiente come fonte
inesauribile da sfruttare a piacimento, senza preoccuparsi
degli effetti sulle altre specie (e spesso anche sulla
nostra). Le Alpi e la Carnia non sono sfuggite a questa
“regola”.

L’antropizzazione, ovviamente, incide anche
sull’avifauna. Si è perciò voluto indagare gli effetti
degli interventi dell’uomo sulle comunità ornitiche in
due ecosistemi caratterizzati dall’acqua: il fiume
Tagliamento ed il lago di Cavazzo.
I risultati ottenuti hanno evidenziato un impatto negativo
non solo sulle specie strettamente legate all’acqua.

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