Gli Sportelli Assistenti Familiari della Provincia di Pordenone in tre anni hanno avviato al lavoro 2.765 persone
PORDENONE, 14/01/2013 – Ben 901 nel 2010, 900 nel 2011 e 964 nel 2012. Numeri davvero impressionanti. Sono quelli delle persone inserite nel mercato del lavoro attraverso i servizi erogati dagli Sportelli Assistenti Familiari della Provincia di Pordenone. Un servizio per molte famiglie divenuto indispensabile e la cui efficacia è testimoniata dalla pioggia di email di ringraziamento giunte negli uffici dell’ente di largo San Giorgio. «Devo dire che le email che puntualmente arrivano ai nostri uffici da famiglie ed amministratori di sostegno contengono commenti a dir poco lusinghieri – spiega il presidente della Provincia di Pordenone Alessandro Ciriani – con ringraziamenti sentiti che ci riempiono di soddisfazione e testimoniano tanto la qualità del servizio, che ha dato alle famiglie risposte puntuali ed esaustive ai loro bisogni, quanto la professionalità delle nostre operatrici (nella foto le operatrici degli Sportelli Assistenti Familiari della Provincia, dall’alto, in senso orario, Alessia Comisso, Carla Cengarle, Elisabetta Basso, Anna Tammaro, Dina Della Bianca)». «Quello degli Sportelli assistenti familiari – conclude il presidente Ciriani – rappresenta un altro dei servizi di eccellenza offerti dalla Provincia. Le nostre operatrici aiutano a scegliere le assistenti in base alla specifica situazione familiare, curano gli adempimenti burocratici e contrattuali e forniscono informazioni su eventuali sussidi».
IL PROGRAMMA SI.CON.TE – Proprio alla luce dei risultati raggiunti dal progetto “Professionisti in famiglia” nel 2011, la Provincia di Pordenone ha ottenuto per il 2012 un finanziamento pari a 240 mila euro per l’attivazione del nuovo programma regionale “Si.Con.Te – sistema di conciliazioni integrato”, finanziato dal Fondo Nazionale per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità istituito dalla legge 248/2006 presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Fondi che sono andati esauriti già nei primi mesi dell’anno tanto che, vista l’eccezionalità, il Ministero, attraverso la Regione, ha deciso di ridistribuire le risorse fra le province assegnandone una quota sostanziosa proprio a quella di Pordenone cui sono andati altri 47 mila euro: un totale di circa 285 mila euro, finalizzati al soddisfacimento di 180 richieste di incentivo (incentivi variabili a seconda del contratto regolarizzato da un minimo di 800 ad un massimo di 3 mila euro) utili a sostenere le famiglie nell’assunzione di un collaboratore in qualità di assistente familiare o di baby-sitter.
CONTRATTI – Numeri alla mano, da gennaio a dicembre 2012, sono stati 964 i contratti stipulati per l’assunzione di assistenti familiari attaverso i servizi offerti dai cinque Sportelli provinciali (Pordenone, Sacile, San Vito, Maniago e Spilimbergo), 1.479 le persone che si sono candidate a ricoprire questo ruolo, 148 quelle che hanno presentato la propria candidatura per la mansione di baby-sitter e 159 il numero dei voucher stipulati. Il grosso dei contratti, come prevedibile, solo stati stipulati nell’area che fa riferimento allo sportello di Pordenone (475). Seguono l’area di Maniago (153 contratti), San Vito al Tagliamento (135 contratti), Sacile (che conta anche lo sportello distaccato di Fontanafredda, per un totale di 135 contratti) e Spilimbergo (66 contratti). La giunta provinciale ha già dato parere positivo alla Regione per la presentazione da parte di quest’ultima, d’intesa con le 4 Province regionali, di un nuovo progetto in tema di conciliazione. Una volta approvato, il progetto consentirà la ripresa dell’erogazione degli incentivi finalizzati alla contrattualizzazione in particolare delle baby-sitter.