Sono i dati aggiornati al 30/09 raccolti dai Cpi della Provincia ed elaborati dall’osservatorio provinciale del lavoro
I Centri per l’impiego si confermano punti di riferimento per chi cerca lavoro e per le aziende che cercano personale. In più, grazie ai dati raccolti dai Cpi e attraverso la loro elaborazione, è possibile tracciare il quadro dell’andamento del mercato del lavoro in provincia di Udine.
«Un quadro – riferisce il vicepresidente della Provincia, l’assessore al lavoro Daniele Macorig – che si conferma, anche per il terzo trimestre del 2012, nettamente negativo. Un dato largamente atteso, che rispecchia a pieno l’attuale momento di crisi globale. Il dato più negativo è quello riferito, in particolare, al crollo delle assunzioni di alcuni settori come quello delle costruzioni con un -24,7% (variazione rispetto allo stesso periodo dello scorso anno) e dell’industria con un -17,6%. Dai dati in nostro possesso – prosegue Macorig – non possiamo che prendere atto di una situazione ancora grave che sta toccando profondamente anche il nostro territorio. In generale, in un anno, in provincia di Udine, si sono persi circa tre mila e 500 posti di lavoro con una situazione, per quanto riguarda la differenza tra assunzioni e cessazioni, che torna ai livelli della fine del 2009. Dietro di noi un periodo critico, davanti a noi tante incognite». Per Macorig, a questo punto saranno decisive non solo le scelte a livello regionale ma soprattutto quelle a livello nazionale ed europeo. «Un territorio piccolo come il nostro – commenta Macorig – essendo sempre stato esempio di produttività ed eccellenza ha tenuto relativamente bene rispetto al momento: in altre zone i dati sono molto più negativi. Ora però deve succedere qualcosa per permettere alle nostre aziende, tutte di prim’ordine, di poter riguadagnare in fretta posti sul mercato. Per quanto riguarda la forza lavoro attualmente non occupata – aggiunge Macorig – si può ancora parlare, essendo ancora percepiti gli ammortizzatori sociali, di periodo di stand by per apprendere nuove competenze. Ma il tempo sta per scadere. La macchina della nostra economia deve ripartire al più presto possibile».
Quanto ai dati (aggiornati al 30 settembre 2012), si conferma il trend negativo nelle assunzioni (-3,8% (rispetto a 12 mesi fa). Come detto i settori più penalizzati sono quello delle costruzioni (-24,7%) e dell’industria (-17,6%). Sono aumentate del 2,3% le assunzioni a tempo determinato, mentre si sono ridotte del 14,2% quelle a tempo indeterminato.