
CAMPOLONGO TAPOGLIANO – Traspariva una certa emozione sul viso di Carla Peras, l’artista naif, quando ci ha confidato che non si sarebbe mai aspettata che il suo presepe “di Sassi” arrivasse a compiere venticinque anni, cinque lustri di vita. Era una scommessa che col tempo è diventata una vera e propria passione: lavorare per due mesi, e qualche volta di più, nella chiesetta dedicata a Santa Margherita per realizzare un unicum, un presepe fatto interamente di sassi, con le figure dipinte su quei ciottoli raccolti nel torrente Torre. E ogni anno implementa il suo progetto con nuove figure e animazioni, che lo hanno reso sempre più bello e attraente per i visitatori, accorsi numerosi a vederlo. Le novità di quest’anno sono state un nuovo mulino e un impianto idrico rinnovato, con l’acqua che fa girare le pale, rendendolo così ancora più dinamico e suggestivo. Un’altra aggiunta simpatica è la capretta che bruca le foglie dell’albero. Anche se la Natività resta il fulcro centrale di questa opera, con la Sacra Famiglia realizzata con i sassi al centro della scena che mette in rilievo il Natale, la speranza di un mondo migliore, si percepisce che la direzione attuale non è quella; ma il cristiano deve vivere e credere in questa speranza. In questi venticinque anni, Carla ha ricevuto un grande aiuto dalla Protezione Civile e anche da numerosi cittadini privati che le hanno dato un sostegno fondamentale. Ogni anno, le offerte che i visitatori vorranno lasciare andranno a fin di bene. Infatti, come ogni anno, saranno interamente devolute alla “Via di Natale” di Aviano, che offre accoglienza e assistenza ai malati oncologici e ai loro familiari. L’inaugurazione sarà domenica 21 dicembre alle 11 dopo la Santa Messa nella chiesa di San Giorgio. Il presepe rimarrà aperto fino al 6 gennaio con i seguenti orare festivi dalle 11 alle 13 e dalle 15 alle 19, i giorni feriali dalle 15 alle 19.
IL PRESEPE FURLAN

Il presepe “Furlàn”, realizzato dal maestro falegname Graziano Tomasin, sarà presentato al pubblico domenica 21 dicembre verso le ore 11, subito dopo la Santa Messa nella Parrocchiale dedicata a San Giorgio. Graziano tiene molto a definirlo “furlàn” (friulano) ed è orgoglioso di presentarlo sempre nella marilenghe (la lingua madre), in lingua friulana. La grande novità di quest’anno è la realizzazione in scala del Castello di Gorizia, un omaggio alla città che è stata, assieme a Nova Gorica, la Capitale Europea della Cultura nel 2025. Questa opera certosina è il risultato di numerosi sopralluoghi e delle innumerevoli fotografie scattate da Graziano. Il suo impegno ha dato vita a un vero e proprio piccolo miracolo di architettura falegnameristica artigianale, confermando ancora una volta il talento di Graziano come un vero artista del legno. Il presepe fa un lungo percorso che inizia dalle limpide acque del Piave, sale fino al Rifugio Calvi, per poi ridiscendere a Codromaz, dove la casa materna e l’osteria Mulin Vecio evocano in Graziano ricordi profondi. Il cammino prosegue verso il Santuario del Monte Lussari, meta spirituale per friulani, sloveni e tedeschi, raggiunto attraverso un suggestivo itinerario alpino tra malghe e panorami mozzafiato. Ai suoi piedi, la Natività celebra l’incontro tra culture. Il viaggio continua a Udine, tra l’elegante Piazza Libertà e la Loggia del Lionello, quindi a Tapogliano, il borgo di Graziano, con la chiesa di Santa Margherita e la storica casa del “Durion”. Salendo sul Collio, tra vigneti rigogliosi, si incontra la millenaria chiesa di San Giorgio a Brazzano. Infine, il percorso rende omaggio alla memoria della Grande Guerra con il Sacrario di Redipuglia, Aquileia e Grado per concludersi nell’incanto del castello di Miramare. Il presepe rimarrà aperto fino al 6 gennaio con i seguenti orare festivi dalle 11 alle 13 e dalle 15 alle 19, i giorni feriali dalle 15 alle 19.
Livio Nonis


