
Per la partita contro la Lupa l’Udinese si presenta con Okoye; Bertola, Kabasele, Solet; Zanoli, Ekkelenkamp, Karlstrom, Atta, Kamara; Zaniolo, Buksa. La Roma prova subito a mettere sotto i bianconeri che si difendono con ordine e ripartono, creando qualche grattacapo ai giallorossi ma esponendosi alle loro puntate in attacco. l’Udinese regge bene fino quasi alla fine del tempo quando per un tocco che da regolamento è rigore. Si va a bere il tè in svantaggio, Runjaic troppo prudente nel primo tempo con una squadra allestita probabilmente per il pareggio non cambia nulla l’Udinese riparte molle prende il 2 a 0 da una squadra senza punte e si sveglia troppo tardi per poter recuperare. Il fato cinico ha voluto che la pur volenterosa Udinese, orfana di un vero centravanti di manovra, cedesse il passo al Pellegrini su rigore, una punizione capitale comminata da quell’ordigno telematico che è il VAR per un tocco di mano che per regolamento lo è ma che non dovrebbe mai essere rigore. Mister Runjaic, pur non essendo un pédalé qualsiasi, ha visto i suoi Bianconeri tessere una tela di gioco leggera, ma sterili in zona d’attacco. Il solo Zaniolo, il Filibustiere ex di turno, s’è dannato l’anima tra fischi e qualche calcione di troppo, ma la mira, ahilui, era quella dei giorni grami. Il raddoppio di Çelik, un turco che pareva un lanciere dei Balcani, ha messo la parola fine alla traballante resistenza dei bianconera.


