
È pronta al debutto la “Medea” riscritta da Angelo Floramo e messa in musica dalla compositrice goriziana Maria Beatrice Orlando per la Storica Società Operaia di Pordenone: lunedì 20 ottobre alle 20.45 ne incarnerà le vesti, nello spettacolo “Chiamatemi Medea”, l’attrice Vanessa Gravina, protagonista di una pièce originale, realizzata con il sostegno di Regione Friuli Venezia Giulia, Comune di Pordenone-Capitale Italiana della Cultura 2027, Fondazione Friuli, e con il contributo di Itas Assicurazioni e di GSM Pordenone.
Il progetto, che porta la firma della direzione artistica e musicale di Eddi De Nadai, nasce all’interno del percorso della SOMSI “Lessico Umanistico per il Terzo Millennio”, che nell’ultimo triennio ha esplorato soprattutto il mondo dei confini, dell’identità plurale di frontiere mai totalmente impermeabili, di un dinamico “meticciato” culturale, linguistico e umanistico.
La commissione della Storica Società Operaia ha invitato Angelo Floramo a riflettere sul mito di Medea riportandone i tratti fondamentali entro la contemporaneità. La scelta dell’autore è stata quella di restituirne la complessità attraverso l’interazione di tre figure, che sulla scena intrecciano parola, musica e coreografia, dando maggiore spazio espressivo, e fisico, al dramma interiore della protagonista, attraverso i movimenti scenici e mimici coordinati da Alessandro Maione, muto Giasone che comparirà solo nell’estremo, tragico all’epilogo. L’attrice Vanessa Gravina sarà la “voce di donna recitante” di un testo intriso di sangue, ferocia, rivendicazione, utopia, amore estremo, ribellione, denuncia. Valentina Saggin, danzatrice, trasformerà i fantasmi evocati in movimenti di danza contemporanea, capace di riecheggiare i passi della “tribalità” come esorcismo contro un passato che ancora oggi ripete i suoi tragici errori nel respingere tutta quell’alterità che abita il bordo estremo del mondo e delle cose, ovvero ciò che si trova semplicemente oltre la siepe delle nostre indifferenze. Laura Uolla, soprano, incarna il ruolo della musica, che in tutto questo si fa protagonista assieme alla plasticità dei movimenti e alla sensualità delle membra, alle vibrazioni della voce. Insieme a lei, il “Go! Borderless Ensemble” di musicisti italo-sloveni, formato da Matija Udovič (violino), Barbara Grahor Vovk (viola), Ema Krečič (violoncello), Marcello Bon (contrabbasso), Ludovica Borsatti (fisarmonica) e Francesco Pandolfo (percussioni), e infine il “coro greco” delle studentesse del Liceo Leopardi-Majorana di Pordenone Sofia Ermione Calabresi, Eleonora Canciani, Benedetta Dolcet, Maria Oliva Fedorovych, Sara Fera, Giulia Mestre, Anna Taiariouna.
Vanessa Gravina, milanese, entra giovanissima nel mondo della tv e del cinema (diretta tra gli altri da Marco Risi, Alberto Lattuada Giovanni Veronesi, Luciano De Crescenzo), interpretando molti ruoli di successo in film e produzioni televisive come “Incantesimo”, “Centovetrine” e, attualmente, “Il paradiso delle signore”. Numerosi i premi e riconoscimenti ottenuti, con le candidature ai Nastri d’Argento, la Grolla d’oro e menzioni speciali ai Festival del cinema di Roma e Venezia. Debutta in teatro nel 1991 con “La donna del mare” di Ibsen, per la regia di Giorgio Strehler, con il Piccolo Teatro di Milano. Molti i titoli messi in scena fino a oggi, dalla drammaturgia del Novecento e contemporanea (Strindberg, Pirandello, Jean Genet, Neil Simon) a ai grandi classici di Eschilo, Euripide, Plauto, Shakespeare, Molière.
Valentina Saggin, dopo una formazione con importanti maestri della danza e della scena contemporanea, entra a far parte del nucleo stabile della Compagnia Arearea, per la quale è danzatrice, assistente alla coreografia e coreografa.
Laura Ulloa, giovane cantante nata all’Avana e diplomata al Conservatorio Tomadini di Udine, ha ricevuto il Premio Nazionale delle Arti 2020, assegnato dal MIUR, nella sezione di canto lirico, avviando una brillante carriera in continua ascesa presso prestigiosi teatri, tra i quali il San Carlo di Napoli.
Alessandro Maione è attore e pedagogo teatrale impegnato in diversi progetti sia in Regione (Teatri Stabil Furlan, CSS, Compagnia Arearea) sia in altri contesti artistici nazionali (TeatroDue Parma, Teatro dell’Elfo Milano, La Piccionaia Vicenza) e internazionali (Festival Avignon OFF, Teatro Nazionale Croato).
Maria Beatrice Orlando, musicista già allieva di compositori quali Renato Miani e Mario Pagotto, è oggi riconosciuta come una delle compositrici più dinamiche della nuova generazione under 35.
Angelo Floramo è scrittore, storico e docente, con uno sguardo privilegiato “oltre la frontiera” che si sporge verso Est.
Biglietti disponibili in prevendita sul circuito Vivaticket e la sera stessa dello spettacolo alla biglietteria del Teatro Verdi di Pordenone.