
Sava, Palma, Kristensen, Solet, Zanoli, Piotrowski, Karlstrom, Atta, Zemura, Zaniolo, Davis la formazione scelta da Runjaic per fronteggiare il Sassuolo, se ci fosse anche Zarraga sarebbe stata un’Udinese a trazione Z. Con Buksa fuori per frattura di naso e zigomo, regali della coppa Italia, e Bravo al mondiale under 20, Zaniolo ha la possibilità di mettere altri minuti nelle gambe. Si torna al 352 amore e odio del Friuli, il Sassuolo è brillante e la classe di alcuni dei pedatori, allenati da quel Fabio Grosso che nel 2006 fece gioire l’Italia intera, si vede chiaramente. l’Udinese preme e va vicino al gol, ma bastano un paio di giocate ed in 12 minuti i bianconeri sono sotto 2 a 0. Zaniolo fa quel che può e potrebbe accorciare quasi subito su rigore che l’arbitro concede ma il VAR dice no e lo fa una seconda volta per un fallo su Solet e le ombre calano sui cuori friulani che intravedono una domenica no. l’Udinese ci prova accorcia con Davis ma dopo qualche tentativo che fa pensare che un pari sarebbe fattibile, palla da una corsia all’ altra 3 a 1 e tutti a casa. Si due rigori negati dal VAR che in almeno uno non avrebbe nemmeno dovuto intervenire, situazioni che hanno fatto infuriare la dirigenza bianconera, comunque i bianconeri hanno fatto troppo poco nonostante la dea Eupalla oggi guardasse altrove. Ma c’è anche un’altra cosa che sembra alquanto strana, perché mettere dal lato del giocatore forse più forte del Sassuolo i 2 più inesperti? Si parlo di Palma volonteroso ma certo non navigato e Zanoli certo non incredibile in fase difensiva, facilitando le giocate il più possibile appunto a Laurientè? È facile parlare dopo direte voi, ed avete ragione, ma queste perplessità le ho espresse appena letta la formazione. Comunque sia per l’ennesima volta Udinese bocciata all’esame di maturità, cosa ancora più grave contro una diretta concorrente che si è dimostrata molto più solida e cinica, ma se la tecnologia viene usata come oggi, meglio senza.