
Illegio arte, una proposta estetica e morale
Il dilemma è il percorso da farsi. La ricchezza è quella dei beni o della loro destinazione etica?
Il benessere deve essere finalizzato alla qualità di vita di tutti .
Questa prima la domanda, questa seconda l’affermazione che suggerisce la mostra Ricchezza dilemma perenne 51capolavori dal medioevo al 900.
La cura diligente e attentissima é al solito del prof Alessio Geretti che si avvale di uno staff di collaboratori di qualità.
Noi di Nordest news abbiamo avuto il privilegio di essere accompagnati dalla felice vitalità del dott. Daniele Salerno, una lucida mente critica, stupendamente didattica.
E così proponiamo ai nostri lettori una visita a questa rassegna che sorge dall’esperienza del curatore che dal 2004 ad oggi ha portato ad Illegio 1600 opere per 700 mila visitatori.
Vediamo insieme alcuni capolavori.
Federico Pastoris con I signori di Challant propone il tema della ricchezza che si piega al tempo che trascorre inesorabile.
Michelangelo Merisi, Caravaggio, in mostra ma anche nella copertina dello stupendo Catalogo dello studioso Geretti, in Ragazzo morso da un ramarro, offre una riflessione sui rischi che corrono tutti coloro che antepongono alla vita la volutta’del possedere.
Ma la ricchezza è anche antitesi della povertà, spesso vissuta nella sua dignità e nella gaiezza dell’esistenza trascorsa serena, come ci fa capire Plinio Novellini in Ritorno dai campi, nel cui quadro una famiglia si muove umile in un trionfo di gialli.
La ricchezza è anche il dono di Cristo che muore per donare la salvezza a coloro che credono in lui, ma prima, bambino, accoglie l’Adorazione dei pastori, come racconta il grande Lorenzo Lotto, con la splendida luce che incornicia un gruppo di sette figure avvolte da una atmosfera di azzurro impalpabile.
Non ultimo ricordiamo Amelia Macherini che ne La banca dei poveri, denuncia il dolore della miseria e la speculazione della ricchezza sulla povertà,
Il riscatto è possibile quando i beni sono una risorsa per tutti come fa la natura che li dispensa. E in questo senso ricordiamo lo splendido Il tributo dei monti, di Alberto Beniscelli luminoso cantore della Liguria.
Vito Sutto