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Nasce la «Casa del sociale» nel prefabbricato di via San Quirino

redazione 1 Marzo 2017
NORDEST_news

Pordenone: il Comune, con una delibera di giunta, ha assegnato il prefabbricato di via San Quirino alle associazioni operanti nell’assistenza socio sanitaria. Nascerà così, verso aprile-maggio, una vero e proprio polo con studi medici e servizi destinati a malati, bisognosi, persone in difficoltà, anziani. La nuova Casa del sociale è stata voluta dal sindaco Alessandro Ciriani che nella sua realizzazione è affiancato dall’assessore alle politiche sociali Eligio Grizzo.

 

Polo sociosanitario per svantaggiati – Gli utenti della struttura rientrano in un circuito definito e saranno le persone disagiate e in difficoltà economiche segnalate dai servizi sociali del Comune, i soci dei sodalizi sociosanitari, gli over 65 possessori della carta argento del Comune. «E’ il miglior uso e valorizzazione che potevamo fare dell’immobile – commentano i due amministratori – rispondendo ai bisogni socio assistenziali  da un lato, all’esigenza di dare una sede a queste associazioni, tutte dal riconosciuto valore, dall’altro». Molte delle realtà che prenderanno posto nel prefabbricato avevano urgenza di trovare collocazione a causa dei lavori programmati nelle loro attuali sedi, e cioè il centro anziani di Torre e Casa Serena.

 

Due studi medici sociali – L’associazione San Pietro Apostolo, della Fondazione Bcc, gestirà nella struttura anche due «studi medici sociali». Qui i pazienti potranno usufruire di visite mediche gratuite tenute da ex primari che potranno rilasciare solo la “ricetta bianca”, demandando ai medici in servizio il rilascio della ricetta vera e propria. L’attività medica non sarà concorrenziale ed è stata concordata con l’Ordine dei medici con cui il Comune ha tenuto diversi incontri preparatori. «Un’esperienza che è stata già attivata a Treviso con successo e che noi riproponiamo inserendola nel nuovo polo» spiegano Ciriani e Grizzo.

 

Associazioni e servizi – Nel prefabbricato anche il Servizio di assistenza domiciliare agli anziani ed è stata confermata la presenza  del progetto “Top” dell’Ambito urbano per l’assistenza socio-educativa ai bimbi. Ci sarà poi l’associazione San Pietro che, come detto, oltre a gestire gli ambulatori sociali, organizza il trasporto dei non-autosufficienti nelle strutture ospedaliere e riabilitative. Le altre associazioni, che forniscono prestazioni mediche o servizi, sono: associazione Giulia (attività di comunità e di laboratorio per persone con diverse tipologie di disagio e emarginazione); i dottori-clown del Gau (Gruppo azione umanitaria) che regalano i loro terapeutici sorrisi e giochi ponendosi a fianco della medicina tradizionale nella cura e assistenza dei bambini; l’Andos che dà supporto alle tante donne operate al seno; l’associazione ictus che aiuta pazienti e famiglie a superare la fase acuta della malattia e ad affrontare in maniera positiva la riabilitazione; l’Air (Associazione insufficienti respiratori) che farà gratuitamente l’elettrocardiogramma agli utenti; il Nostro Pane Quotidiano che sostiene lo studio di ragazzi bisognosi; l’Aid (associazione italiana dislessia) che promuovere interventi di assistenza socio-sanitaria, istruzione, formazione e divulgazione dei problemi inerenti la dislessia. E poi l’Anla (Associazione nazionale lavoratori anziani) che mette in campo attività per gli anziani e il loro ruolo nell’ambito aziendale e della società; Il centro Augusto del Noce che cura attività formative per giovani e anziani su scuola e lavoro e interventi di condivisione della propria vita con chi è svantaggiato. Gli alcolisti anonimi e all’Alanon, che hanno trovato una loro sede, usufruiranno solo della sala riunione del prefabbricato. Prossimamente il Comune delibererà anche l’ing5resso nel prefabbricato del «Pronto Avis», il servizio telefonico per prenotare le donazioni del sangue.

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