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TERRITORIO: SANTORO, TRENO STORICO PASOLINI AMPLIA NOSTRI ORIZZONTI

redazione 27 Giugno 2016
treno-storico-pasolini

treno-storico-pasolini
Il treno come mezzo di spostamento capace di
riscoprire itinerari culturali e di far sostare davanti a un
paesaggio di figure, tra le quali in Friuli spicca quella di Pier
Paolo Pasolini: Pasolini uomo e intellettuale, con le sue opere e
le sue tracce biografiche, nei luoghi che parlano di lui, delle
sue intuizioni e della sua poesia. “Il Treno di Pasolini” è
l’iniziativa storica che è partita oggi alle 7.52 da Trieste
Centrale, con fermate a Monfalcone, Gorizia Centrale e Udine e
arrivo a Casarsa della Delizia, il luogo dove Pasolini visse i
suoi anni giovanili e nel cui cimitero riposano le sue spoglie.

Il “centoporte”, carrozza dalla straordinaria suggestione
storica, è ripartito da Casarsa per rientrare a Trieste via
Udine, Gorizia e Monfalcone: prima del ritorno a Trieste Centrale
la figura dell’intellettuale scomparso nel 1975 è stata rievocata
nell’omonimo teatro casarsese nella proiezione del video
“Pasolini e il Friuli” realizzato dal giornalista Mario
Rizzarelli nel 2012.

“Vedere iniziative che hanno questo spessore culturale, turistico
e culturale allarga il cuore”, ha osservato l’assessore regionale
alle Infrastrutture e al Territorio Mariagrazia Santoro,
introducendo la visione del film e descrivendo la portata del
treno storico. “Queste iniziative che fanno scoprire prima ancora
a noi stessi l’incredibile storia, geografia e cultura del Friuli
Venezia Giulia – ha osservato Santoro – sono possibili perché ci
sono persone che si rendono disponibili a fare di più di ciò a
cui sono tenuti”.

Teresa Tassan Viol, presidente del “Centro studi Pier Paolo
Pasolini”, ha ravvisato ne “Il Treno di Pasolini” “un’iniziativa
intrigante” che, secondo Alessandro Signorini, della direzione
regionale di Trenitalia, “potrà essere riportata a largo raggio”
perché – così il sindaco di Casarsa Lavinia Clarotto – “valorizza
la nostra regione e utilizza il treno che noi speriamo diventi
uno dei mezzi principali di mobilità”.

Idealmente, “Il Treno di Pasolini” conclude il ciclo di
manifestazioni per i quarant’anni dalla scomparsa del poeta,
scrittore, regista, drammaturgo e giornalista coordinate dal
“Centro studi” casarsese a lui dedicato.

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