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Aurea Aetas

redazione 31 Marzo 2015
Aurea Aetas

Aurea AetasVenerdì 3 aprile alle ore 18.30 sarà inaugurata la personale di Stefano Ornella nell’ambito de “La Poetica del Viandante”  presso l’ Associazione Culturale La Corte dell’Arte – Spazio Alba Gurtner. Visitabile fino al 30 aprile 2015.

L’artista viandante porta nel suo nome l’idea del percorso, di una ricerca senza fine che si perde nei misteri del fare arte, nella ricerca di uno stile che diventerà riconoscibile per ogni artista per un particolare segno e motivo ricorrente che caratterizzerà la sua opera.

Nato nel 1969. Originario di Monfalcone, Stefano Ornella, studia pittura all’Istituto Statale d’Arte di Gorizia e successivamente all’Accademia di Belle Arti di Venezia diplomandosi nel 1992. Oltre l’attività di pittore e incisore affianca quella di illustratore e decoratore.

Vive e lavora a Turrida di Sedegliano 33039, Udine, in via Gen. Pressacco 33.

Nella sua pittura si fondono stimoli di diversa natura, provenienti da culture extraeuropee; lo splendore cromatico dell’arte islamica, i motivi figurativi erotici dell’Estremo Oriente ma anche le forme più essenziali dell’arte antica romanica e bizantina.

L’età dell’oro o “età aurea” è un tempo mitico dove la pace e la giustizia regnano incontrastate. L’eterna primavera con i frutti della terra nati spontaneamente, accompagna la vita e la morte in assenza di vecchiaia e dolore. L’uomo vive in natura senza la  necessità di vestirsi o costruire case per ripararsi..

Al primo sguardo viene in mente il tema della cacciata dal paradiso di Adamo ed Eva, il vincolo di interdipendenza però è più intenso. Raffiguro così  una relazione umana sincera e semplice ma non per questo meno fondamentale e profonda di qualsiasi scena sacra o mistica.  Le figure non idealizzate, evidentemente contemporanee e comuni nella loro nudità, senza altri segni di civiltà che ci facciano capire il periodo storico e geografico in cui si trovano, manifestano una dinamica affettiva: un’azione reciproca che le lega emotivamente e la natura che accoglie questa intesa fanno da  sfondo complici di una situazione quasi “musicale”

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