“Credo sia un errore da parte
 della Serracchiani bollare come propagandistica la proposta del
 M5S sul reddito minimo garantito, quando invece il PD, paladino
 del reddito di cittadinanza, dovrebbe entrare nel merito per
 rivedere tutto il sistema del welfare, considerando anche che il
 tema è oggetto di una raccomandazione europea al momento
 disattesa solo da Italia e Grecia”.
A intervenire è il capogruppo del Nuovo Centrodestra in Consiglio
 regionale Alessandro Colautti.
“Nel prendere atto che la presidente ha smontato la proposta dei
 pentastellati, va anche ricordato che da parte della
 Serracchiani, sia in campagna elettorale che nel programma di
 governo c’era su questo tema una forte affinità, visto che il PD
 portava avanti il reddito di cittadinanza”.
“Ora – continua Colautti – la Serracchiani, nei fatti, dà ragione
 a noi che su questo tema avevamo a suo tempo esposto due ordini
 di perplessità: uno relativo al timbro eccessivamente
 assistenzialista della proposta, l’altro relativo
 all’insostenibilità economica, condivisa ora anche dalla
 presidente della Regione”.
“A questo punto – precisa il capogruppo NCD – vorrei sapere se la
 maggioranza ha archiviato il reddito di cittadinanza o se non
 intenda prendere spunto dalla proposta di legge del M5S per
 marcare la differenza tra il reddito di cittadinanza inserito del
 programma di governo e il reddito minimo garantito dei
 pentastellati”.
“La questione – conclude Colautti – dovrebbe essere interpretata
 come una provocazione positiva per costituire un comitato
 ristretto e valutare la possibilità di un testo unico sul sistema
 del welfare regionale. Sarebbe opportuno analizzare, sia dal
 punto di vista economico che dei bisogni, se i servizi
 attualmente in essere sono sufficienti o si renda necessario un
 approfondimento sull’adozione del reddito minimo garantito
 raccomandato anche dall’Europa”.


