“Promuovere con la massima
 urgenza un tavolo per cercare di risolvere la gravissima
 situazione degli operatori del Centro di accoglienza richiedenti
 asilo (CARA) di Gradisca d’Isonzo che ormai da mesi lavorano
 senza percepire lo stipendio”.
A chiederlo è il vicecapogruppo di Forza Italia in Consiglio
 regionale Rodolfo Ziberna in un’interrogazione alla Giunta.
“Da molti mesi – rileva Ziberna – gli operatori del CARA di
 Gradisca non ricevono la retribuzione, nonostante rispettino i
 turni di lavoro e le loro mansioni. La responsabilità viene
 continuamente rimpallata dal loro datore di lavoro, il Consorzio
 Connecting People (appaltatore). E la situazione è destinata a
 peggiorare con la chiusure temporanea del CIE, che ha diminuito
 ulteriormente le ore di lavoro degli operatori”.
“Al dramma vissuto dai dipendenti del Consorzio Connecting People
 si aggiunge quello dei liberi professionisti (personale medico,
 infermieristico e legale) della Cooperativa Luoghi Comuni
 (consociata del Consorzio di cooperative Connecting People per la
 fornitura di prestazioni sanitarie), che non hanno nemmeno potuto
 beneficiare di un recente intervento sostitutivo della Prefettura
 di Gorizia che ha anticipato alcune mensilità del 2013 ai
 dipendenti”.
“Quando si parla di CARA tutto rimane sempre focalizzato sui
 diritti degli immigrati, mentre non si menzionano i diritti di
 quegli operatori che garantiscono il buon funzionamento della
 struttura, che attualmente ospita 204 rifugiati su 138 posti per
 cui è predisposta. Vista la drammatica situazione degli operatori
 del CARA – conclude Ziberna – la presidente Serracchiani dovrebbe
 intervenire con la massima urgenza sia presso la Presidenza del
 Consiglio dei ministri, sia convocando un tavolo con tutti i
 soggetti coinvolti per trovare una soluzione”.


