L’iter di ridefinizione dei rapporti finanziari
tra Stato e Regione Friuli Venezia Giulia, ha segnato oggi
un’ulteriore, positiva tappa di avanzamento.
In sede di negoziato – proseguito oggi a Roma tra la presidente
Debora Serracchiani e l’assessore alle
Finanze Francesco Peroni, con il sottosegretario di Stato agli
Affari regionali e alle Autonomie, Gianclaudio Bressa, presenti
tecnici della Regione, della Ragioneria dello Stato e del
dipartimento Politiche Fiscali – il Friuli Venezia Giulia si è
infatti visto riconoscere dal Governo la somma di oltre 138
milioni: tale importo, in particolare, è destinato ad abbattere
quasi integralmente l’annualità 2011, imposta alla nostra Regione
dal Patto Tondo-Tremonti, per un ammontare pari a 150 milioni.
La somma oggi riconosciuta alla Regione – è stato sottolineato –
si compone solo in parte di crediti già vantati nei confronti
dello Stato: una quota di ben 33 milioni, infatti, è stata
attribuita al Friuli Venezia Giulia ex novo, per il solo fatto
che essa è oggetto di rivendicazione in sede di un giudizio
tuttora pendente davanti alla Corte costituzionale. In altri
termini, lo Stato ha riconosciuto alla Regione un credito di cui
essa non è effettivamente titolare, non essendosi ancora concluso
il giudizio sollevato davanti alla Corte costituzionale avverso
le norme del decreto Monti “Salva Italia”, che per l’appunto
avevano imposto alla Regione, nel 2011, minori entrate per 33
milioni.
Il fatto che alla Regione vengano riconosciute risorse nuove e
aggiuntive – proprio perché non qualificabili come crediti
pregressi verso lo Stato – è di evidente rilevanza: non solo per
il beneficio che ne traggono immediatamente le nostre casse, ma
per il significato politico di tale scelta. Non si è trattato
infatti di mere operazioni di riordino contabile, ma di un
ulteriore, importante passo avanti nel ridisegno organico dei
rapporti finanziari Stato-Regione, all’insegna di un maggiore
equilibrio e di equità verso il Friuli Venezia Giulia.
Il clima collaborativo già manifestatosi nell’incontro della
scorsa settimana ha dunque trovato conferma anche nell’odierno
vertice: il che fa ben sperare nel prosieguo del negoziato, il
quale entrerà nel merito della revisione complessiva del Patto
Tondo-Tremonti la prossima settimana.