Skip to content

NordEstNews.com

Notizie dal NordEst Spettacolo Sport e….

Primary Menu
  • Home
  • Attualità
  • Cultura
  • Eventi Musica e Spettacoli
  • Enogastronomia
  • Marilenghe
    • Il Nestri Friùl
  • Rubriche
    • A ruota libera
    • Pensandoci
    • Biel Lant
    • Cortomiraggi
    • coccole
  • Udinese
    • Udinese il giorno dopo
  • Sport
  • Radionordest
  • Pensandoci

“E’ meglio bruciare una casa piuttosto che perdere una tradizione”, diceva mio nonno

Daniela Manfè 11 Agosto 2018
Notte di San Lorenzo
10 agosto, notte di San Lorenzo, notte di stelle cadenti. Da quando ho ricordi ogni anno sono sempre andata alla sagra di San Lorenzo. È sempre stato un appuntamento imperdibile, sono cresciuta con la sagra di San Lorenzo e fino allo scorso anno ci andavo ancora con mia figlia adolescente.
Ho sempre amato i piccoli “riti” di quella festa: i giri in giostra a catene con il papà che mi lanciava in alto per prendere la bandierina, gli autoscontri dove noi ragazzine ci andavamo nella speranza di essere urtate dai ragazzi,  la balera sotto un tendone con un’orchestrina che suonava il liscio tutta la sera, e poi la pesca di beneficenza dove si acquistavano biglietti nella speranza di vincere la bicicletta nuova o il tavolo da giardino… E poi il gran finale: a mezzanotte in punto ecco partire il primo botto di richiamo; allora l’orchestrina taceva, i ballerini si fermavano, le giostre chiudevano le loro luci e tutti correvano davanti alla chiesa per assistere all’ atteso spettacolo dei fuochi d’artificio.  Mezz’ora di scoppi e  di giochi di luce con tutta la gente con il naso all’insù a fare “ooohhh” ad ogni cascata luminosa.
Poi i giochi pirotecnici finivano, le giostre riaccendevano le luci, l ‘orchestrina riprendeva a suonare e le coppie di ballerini ricominciavano a volteggiare sotto il telone della balera e la festa continuava, fino a notte fonda mentre noi bambini tornavamo a casa assonnati ma con le braccia piene delle cianfrusaglie vinte alla pesca di beneficenza.
Ricordi di una infanzia, di una adolescenza, di una giovinezza e di una mamma che ci torna sempre ogni anno con i figli….. anche se vede che ogni anno c’è sempre qualcosa in meno, che ogni anno manca sempre un pezzettino di sagra.
Cosi anche ieri sera, 10 agosto, notte di San Lorenzo, notte di stelle cadenti, sono tornata con mia madre e mia figlia alla sagra di San Lorenzo, tre generazioni che percorrono la strada della tradizione, tre generazioni alla ricerca di una sagra che ormai non c’è più. Luci spente nel piazzale davanti alla chiesa, niente più giostre, niente più musica, non c’è più l’orchestrina che suona il liscio, non ci sono più ballerini nella  balera improvvisata nel campo di pallacanestro, la pesca di beneficenza ha chiuso le sue porte,  Non ci sono più bambini che corrono o giovanotti in attesa de”l’arrivo delle ragazze. Non ci sono più i fuochi d’artificio. Non c’è più niente. Noi tre ci guardiamo l’una con l’altra, risaltano in macchina e deluse torniamo a casa ripensando alle parole del nonno:
“È meglio bruciare una casa che perdere una tradizione”.

Continue Reading

Previous: GREASE, IL MUSICAL
Next: Mezz’ora bianconera non basta passa il Benevento

Related Stories

SnoopyVirus
  • Pensandoci

LA QUARANTENA DEL GIORNALISTA LIBERO

Nick Tosolini 4 Maggio 2020
frecce
  • Pensandoci

SIAMO ITALIANI PERCHÈ…

Nick Tosolini 3 Aprile 2020
protezione civile
  • Pensandoci

PENSIERI IN QUARANTENA

Nick Tosolini 24 Marzo 2020
NORDESTNEWS

ISCRIZIONE AL TRIBUNALE DI UDINE
N°10 DEL 23.05.2011
DIRETTORE RESPONSABILE: TOSOLINI NICOLA

PAGINE

  • Notizie dal NordEst – in Primo Piano
  • Contatti
  • Privacy
Copyright © All rights reserved. | MoreNews by AF themes.
Questo sito utilizza o potrebbe utilizzare cookie, anche di terze parti: cliccando su 'Accetto', proseguendo nella navigazione, effettuando lo scroll della pagina o altro tipo di interazione col sito, acconsenti all'utilizzo dei cookie.OkNoLeggi di più