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VOTCENT: IMPERADÔRS, SOVRANS E CAVALÎRS

Daniela Manfè 19 Febbraio 2017
nestriFriulGUERRA-min

In Friuli, come nel resto d’Europa, l’Ottocento si apre con un cataclisma chiamato Napoleone Bonaparte. Ad essere precisi, bisognerebbe dire che è il secolo precedente, quel Settecento ricordato ancora oggi come l’epoca dei Lumi, ad essersi chiuso sotto il segno del futuro imperatore dei francesi.

Nella primavera del 1796, il giovane generale di origine corsa, che di anni non ne ha ancora ventisette, cala sulla Penisola alla guida di un’armata rivoluzionaria e, passando di vittoria in vittoria, mette a soqquadro le terre italiche, dal Piemonte sabaudo alla Contea di Gorizia.

Per la Patria friulana è la fine di un’era: la Repubblica di Venezia, dominatrice dall’inizio del Quattrocento, viene spazzata via e non farà più ritorno sul palcoscenico della Storia, mentre si apre un sessantennio quasi ininterrotto di potere imperiale degli Asburgo, a cui i francesi cedono le conquiste venete col trattato di Campoformio.

Un’esperienza, quella austriaca, a cui metteranno fine altre due guerre: prima il conflitto del 1866, con l’annessione di gran parte dei territori friulani a quel nuovo stato chiamato Regno d’Italia, nato abbastanza per caso solo cinque anni prima; poi la grande ecatombe del 1915-18, che segnerà gli animi per anni e anni.

Ma l’Ottocento non è solo un secolo di sconvolgimenti politici: è anche il periodo in cui nella nostra regione si iniziano a vedere i primi timidi segnali di modernità e l’economia, ancora basata su un mondo agricolo impregnato di miseria, muove alcuni incerti passi verso il miglioramento.

Su tutti, è il settore serico a fornire in quegli anni le prove migliori. L’industria della seta ha proprio nell’Ottocento e nel primo cinquantennio del secolo successivo il suo momento di gloria: la pratica agricola di allevare bachi invade le case, mentre le filande, che a partire dagli anni 1840 si convertono alla nuova tecnologia basata sul sistema della macchina a vapore, sorgono un po’ ovunque, coinvolgendo molte donne friulane, spesso poco più che bambine.

Articolo d’approfondimento a cura di
ALBERTO GUERRA

[ RIPRODUZIONE RISERVATA ]

FINE PRIMA PARTE
USCITA SECONDA PARTE : DOMENICA 19 MARZO 2017

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